"Qui lo Stato ha fallito"

Meloni a Caivano, la visita della premier dopo gli stupri: “Parco Verde sarà bonificato”

La Presidente del Consiglio incontra don Patriciello e partecipa al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza. "In Italia non possono esistere zone franche". La promessa: entro primavera la riapertura del Centro Delphinia, luogo in cui si sono consumati alcuni degli stupri ai danni delle cugine di 10 e 12 anni

Cronaca - di Redazione Web

31 Agosto 2023 alle 16:03 - Ultimo agg. 31 Agosto 2023 alle 16:54

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Meloni a Caivano, la visita della premier dopo gli stupri: “Parco Verde sarà bonificato”

“Questo territorio sarà radicalmente bonificato e vedrete presto i frutti di questa visita sul territorio, in termini di controllo”, ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso del punto stampa alla fine della sua visita a Caivano, al Parco Verde, dove una settimana fa è emerso il caso degli stupri ripetuti e di gruppo ai danni di due cugine di 10 e 12 anni. Parco Verde che già negli anni scorsi era salito alle cronache nazionali per casi di cronaca nera particolarmente grotteschi e truculenti. La premier ha raccolto l’invito di don Patriciello e si è recata in visita nel comune in provincia di Napoli con i ministri Piantedosi, Abodi e Valditara. Ha promesso la riapertura del Centro Delphinia entro la prossima primavera e di affidarlo al gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato.

Parco Verde blindato per la visita della Presidente del Consiglio, con strade transennate e accessi presidiati da decine di uomini delle forze dell’ordine. La premier aveva ricevuto ieri intimidazioni e minacce, molte da parte di chi contesta la stretta al Reddito di Cittadinanza – qualche giorno fa si è tenuta una manifestazione a Napoli. “Io ti consiglierei stai a casa, stanno comm e’ pazz’, e’ rimast’160mila famiglie senza Rdc, senza spesa. Sei sicura che tornerai a casa?”, aveva scritto una donna su Facebook. “Qualche ammaccatura, così capisce i guai che ha fatto”, scriveva un altro utente. Alcuni consigliavano di “accogliere la pescivendola Meloni con pomodori marci per aver levato il RdC a quella fascia di popolo che vive precariamente in quelle zone…”. La premier aveva ricevuto solidarietà da tutto l’arco parlamentare. “Ringrazio quanti hanno espresso vicinanza in merito alle minacce ricevute in vista della mia visita a Caivano. Le intimidazioni non impediranno la nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli. Nella lotta alla criminalità organizzata questo Governo non farà passi indietro”, aveva risposto in un post su Twitter la premier.

 

Sul posto agenti in tenuta antisommossa e un elicottero a sorvolare i palazzoni. Ad accogliere la premier don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, che aveva invitato la premier a visitare il Parco. Una delle madri delle due bambine che hanno denunciato le violenze sessuali aveva chiesto ieri di incontrare la Presidente del Consiglio. “Se il faccia a faccia tra la premier e la madre non si tenesse sarebbe un brutto segnale di abbandono … dello Stato verso le vittime”, aveva dichiarato all’inizio della giornata l’avvocato della famiglia Angelo Pisani aggiungendo che la visita non era in programma. Sul posto anche il prefetto di Napoli Claudio Palomba.

“Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono“, ha detto Meloni nel punto stampa. “Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti” ma anche per manifestare la “presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti. Il messaggio principale è che in Italia non possono esistere zone franche”. Una promessa importante a proposito del centro sportivo abbandonato, uno dei luoghi dove si sono consumate le violenze sessuali. “Il centro Delphinia è un grande centro sportivo, 25mila metri quadri di struttura, una struttura da anni abbandonata e che oggi è una discarica a cielo aperto ed è uno dei luoghi in cui il degrado favorisce la criminalità. Il nostro obiettivo è riaprire il centro entro la prossima primavera“.

 

L’incontro faccia a faccia con don Patriciello è durato una quarantina di minuti. Si è tenuto nell’ufficio parrocchiale. La riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica presso l’Istituto Superiore Francesco Morano del Parco Verde si è chiuso poco prima delle 15:30. La Presidente ha incontrato anche la dirigente scolastica Eugenia Carfora, preside dell’Istituto Morano. “Cerchiamo di dare risposte anche in termini di educazione. Ci sono norme importanti sul tema della dispersione scolastica, ma per combatterla vanno rafforzate. È previsto l’obbligo ma le sanzioni per quelle famiglie che decidono di non mandare i figli a scuola non sono sufficienti”.

Non è mancata qualche contestazione, con le urla “vergogna” e le grida “fascista di me**a”. E le proteste di chi reclama la stretta del governo al reddito di cittadinanza. “Partiamo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche e l’obiettivo che ci diamo è che possa essere conosciuto come modello. Da problema ad esempio. E questo è l’obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità, la droga”.

31 Agosto 2023

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