180 carabinieri a sorvegliarlo
Patto Italia-Albania, il carcere per i migranti è vuoto ma costa un milione e mezzo al mese
In servizio nell’hub dei migranti 180 tra poliziotti e carabinieri alloggiati in hotel a 5 stelle. Tra indennità e trasferta un salasso
Esteri - di Paolo Comi
Vale la pena riportare un passaggio di quanto affermato dal ministro Piantedosi al question time. “Segnalo inoltre – ha detto – che il costo reale dell’impegno della nave Libra si è rilevato di 8.400 euro complessivi, un costo giornaliero ampiamente inferiore a quello che veniva sostenuto in epoca di grande celebrazione di operazioni come Mare Nostrum, che richiedevano oneri per 300.000 euro al giorno”. Queste le parole del titolare dell’Interno, in risposta a chi gli chiedeva di fornire le reali cifre del surreale periplo della nave della Marina militare.
Il pattugliatore d’altura, come si ricorderà, il 15 ottobre scorso, dopo essere partito da Lampedusa per accompagnare in Albania presso il centro di detenzione per il rimpatrio di Gjader 16 migranti, il giorno successivo aveva fatto subito rientro in Italia con 4 di loro in quanto vulnerabili e quindi incompatibili con tale struttura fuori confine. Peccato che nessuno dalle opposizioni abbia però chiesto a Piantedosi di fornire i numeri dei costi che, sempre dal mese scorso, il Ministero dell’interno deve affrontare per tenere 300 fra carabinieri ed agenti di polizia, oltre al personale della polizia penitenziaria, a guardia dei due centri albanesi. Anche se la struttura di Gjader, come quella di Shegjin, è attualmente vuota in quanto gli ultimi migranti presenti sono tornati in Italia a seguito del provvedimento del tribunale di Roma lo scorso 19 ottobre, il Ministero dell’interno si comporta come se ciò non fosse vero.
Per alloggiare soltanto il personale delle Forze di polizia, il Viminale ha messo a budget 80 euro al giorno per ciascuno. Il gruppo Rafaelo Resort, con il ‘Rafaelo Executive’ e ‘Hotel Comfort’, due alberghi sul mare a 5 e 4 stelle con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante, si è aggiudicato la commessa fatta da Roma con affidamento diretto. La cifra stanziata, per il vitto e l’alloggio di polizia e carabinieri da parte del Ministero dell’interno per i prossimi 12 mesi, ammonta a circa 9 milioni di euro. A questa somma si deve poi aggiungere il costo del personale che, oltre allo stipendio, si vedrà corrisposta una indennità di missione pari a 100 euro netti al giorno. A regime il Viminale ha previsto in Albania la presenza di un contingente di circa 300 unità.
Attualmente, da quanto risulta all’Unità, sono circa 180 fra poliziotti e carabinieri a cui vanno quindi 18mila euro al giorno solo per l’indennità di missione. Nei conteggi sono ovviamente esclusi i costi per il loro trasferimento, con le previste diarie. I contingenti provengono, per quanto riguarda i carabinieri, da tutti i reparti mobili del Paese, non solo quelli geograficamente più vicini, come potrebbe essere con i reparti ubicati in Puglia. Diversi carabinieri ora in Albania provengono dai comandi della Lombardia e del Piemonte. In tutto ciò, ed è notizia di queste ore, si è aperto uno “scontro” con polizia e carabinieri da un lato e polizia penitenzia dall’altro. I poliziotti penitenziari, organicamente alle dipendenze del Ministero della giustizia, a differenza dei colleghi dell’Arma e della polizia di Stato, sono alloggiati all’interno dei centri di detenzione, negli stessi moduli prefabbricati destinati ai migranti. La sperequazione ha ovviamente scatenato molti malumori e provocato un paio di note arrabbiate da parte dei sindacati di categoria.
Ma l’aspetto più surreale di questa vicenda riguarda sicuramente la modalità di svolgimento delle attività di servizio, concepite come se il centro fosse attivo e a pieno regime. La giornata dei poliziotti e dei carabinieri è infatti distribuita in 4 turni di 6 ore ciascuno, in modo da coprire tutto il giorno. Una attività di vigilanza che ricorda quella del sottotenente Giovanni Drogo messo a guardia della Fortezza Bastiani nel libro Il Deserto dei Tartari di Dino Buzzati. Non è dato sapere se il dispositivo venga modificato oppure i circa 180 fra carabinieri e poliziotti oggi presenti debbano continuare a rimanere in Albania a guardare il mare. L’unico elemento certo è che il Ministero dell’interno ha previsto un loro turn over ogni 30 giorni. In conclusione, ha ragione Piantedosi: gli 8400 euro spesi per la nave Libra sono destinati ad essere un inezia di fronte ai costi pazzeschi di questa incredibile missione voluta dal governo Meloni.