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Come sono i lager in Albania, dove la Meloni deporta i migranti
Il deputato Riccardo Magi insieme ad altri esponenti delle opposizioni è andato in visita nella struttura detentiva costruita in Albania in seguito all'accordo tra Roma e Tirana
Esteri - di Redazione Web
Strutture prefabbricate recintate da un muro di sicurezza. Alla sommità della ‘muraglia-recinto’ una struttura metallica per aumentarne l’altezza. All’interno vi è un tetto fatto a grata che a stento lascia intravedere il cielo. Poi, porte blindate e finestre con sbarre. All’interno di queste stanze vi sono delle brandine a castello. Ecco com’è il Cpr di Gjader, la struttura detentiva (altro che di ‘accoglienza’) costruita in Albania in seguito all’accordo siglato tra Roma e Tirana sui migranti. C’è stata oggi in visita una delegazione parlamentare di opposizioni composta da Paolo Ciani (Pd), Riccardo Magi e Rachele Scarpa e Francesca Ghirra (Avs). Il Segretario di +Europa ha scritto su X: “Appena arrivato in Albania con i colleghi parlamentari Paolo Ciani e Rachele Scarpa per una ispezione ai Cpr aperti dal governo in Albania. Una vergogna italiana, europea, oserei dire terracquea“.
Come sono i lager in Albania: le foto del cpr dove la Meloni deporta i migranti
Ha dichiarato ieri sera lo stesso Magi, in occasione della conferenza stampa di presentazione della fondazione Moressa sull’apporto dei lavoratori stranieri all’economia italiana:”Dal rapporto della fondazione Moressa che abbiamo presentato alla camera sulla presenza dei lavoratori stranieri in Italia rappresenta la fotografia della società italiana di oggi: un apporto fondamentale, con oltre 5 milioni di cittadini stranieri regolari che vivono nel nostro Paese e che contribuiscono per una quota importantissima del Pil, quasi il 9% e, in alcuni settori, fino a oltre il 10% del Pil, come agricoltura, edilizia e ristorazione, ma soprattutto emerge come ci sia una richiesta da parte delle aziende italiane di lavoratori stranieri.
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Le dichiarazioni del deputato Riccardo Magi
Dall’altra parte abbiamo tanti cittadini stranieri che vorrebbero venire a lavorare nel nostra Paese. E questa è la schizofrenia che viviamo: di mezzo c’è un elemento che fa si che domanda e offerta non si incontrino, vale a dire la legge italiana Bossi Fini. Serve una riforma complessiva: i decreti flussi, i click day, non funzionano. A fronte di centinaia di migliaia di richieste delle imprese, son pochissime le richieste che si traducono in un permesso di soggiorno e un contratto di lavoro. Va cambiato sistema, le nostre proposte sono depositate in commissione ma il governo è inadempiente”.
La visita di Riccardo Magi
La delegazione parlamentare giunta oggi in Albania vi resterà fino a domani. Le opposizioni hanno affermato che vigileranno costantemente sulla vicenda, visitando a staffetta la struttura per monitorare le condizioni di vivibilità dei migranti che si troveranno tra quelle mura. Nei prossimi giorni è infatti attesa Cecilia Strada. “Nelle prossime settimane cercheremo di essere sempre presenti – spiega il dem Matteo Orfini – non si tratta di una visita unica, ma ce ne saranno altre. Faremo ispezioni a sorpresa com’è nella natura delle ispezioni, monitoreremo ogni passaggio“.