Il giallo della cittadina tedesca uccisa in Cilento

Il mistero dell’omicidio di Silvia Nowak: dalla scomparsa alla morte, cosa sappiamo del giallo di Castellabate

La 53enne di origine tedesca che viveva da alcuni anni in provincia di Salerno è stata barbaramente uccisa e il suo corpo dato alle fiamme. Nessuna persona è iscritta nel registro degli indagati e intanto la comunità ha paura che l'assassino sia uno di loro

Cronaca - di Piero de Cindio

29 Ottobre 2024 alle 15:44

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Il mistero dell’omicidio di Silvia Nowak: dalla scomparsa alla morte, cosa sappiamo del giallo di Castellabate

Silvia Nowak è morta e il suo corpo è stato rinvenuto nella pineta di Ogliastro Marina, nel comune di Castellabate in provincia di Salerno. Il cadavere della donna tedesca è stato ritrovato ben 3 giorni dopo la scomparsa, a pochissimi metri da casa. Il compagno della 53enne, Kai Dausel di 62 anni, sarebbe stato scagionato e ha un alibi di ferro. E’ questo quanto sappiamo a due settimane da quel 15 ottobre, giorno dalla scomparsa. Ripercorriamo le tappe della vicenda per fare il punto della situazione.

COME E QUANDO È SCOMPARSA SILVIA NOWAK

Martedì 15 ottobre Silvia Nowak e il compagno Kai Dausel hanno pranzato nella propria abitazione di via Arena a Ogliastro Marina con una coppia di amici. Poco dopo le 16, mentre il compagno stava riposando su una sdraio in giardino, Silvia è uscita di casa, con un guinzaglio e una ciotola con all’interno dei croccantini per cani. Dopo circa 50 metri, una volta raggiunto il Lungomare delle Tartarughe, la donna secondo una ricostruzione di Pomeriggio 5 fatta grazie ad una telecamera della zona, avrebbe attraversato la strada e sarebbe stata fermata da un’auto che le avrebbe chiesto un’informazione. Curiosamente nell’auto c’erano due turisti anche loro tedeschi che poi si sarebbero allontanati. Questi sarebbero stati identificati e sentiti dagli investigatori, ma nulla è emerso dalle loro dichiarazioni. Dopo l’incontro di pochi secondi, Silvia avrebbe attraversato nuovamente la strada e si sarebbe incamminata in direzione della piazzetta principale di Ogliastro Marina. Questa cosa è quanto mai insolita poiché da quel lato della strada, una provinciale, non c’è marciapiede mentre sul lato opposto c’è molto più spazio e addirittura una pineta in cui passeggiare. A questo punto, da quanto sappiamo, di Silvia si perdono le tracce.

LE RICERCHE DI SILVIA NOWAK

Intorno alle 17,30 il compagno di Silvia, Kai Dausel, si sarebbe svegliato e non vedendola rientrare si sarebbe allarmato. Una volta preso il motorino, il compagno di Silvia si è diretto verso il Lungomare. Lì avrebbe incontrato un vicino di casa, Giovanni Pepe che ha alcune attività proprio in quel fazzoletto di strada, tra cui un’area sosta camper, un ristorante e un piccolo lido balneare. Kai, secondo quanto raccontato proprio dal vicino, gli avrebbe chiesto se avesse visto Silvia. Il ristoratore avrebbe detto di essere appena rientrato da Roma e quindi di non averla vista. Dopo circa un’ora Kai, sempre secondo il racconto di Giovanni Pepe ad alcune televisioni locali, sarebbe ritornato da lui chiedendogli di chiamare i carabinieri poiché Silvia era scomparsa. Questo perché il compagno della donna non parla bene italiano e quindi preferiva che a chiamare fosse un italiano. Con la denuncia di Kai partono le ricerche e inizialmente con i volontari della protezione civile si cerca in tutta la zona e anche a mare. Infatti Silvia aveva l’abitudine di fare un bagno e poi rapidamente rientrare a casa, cosa che fa temere che sia potuta sparire in mare.

IL RITROVAMENTO DI SILVIA NOWAK

Dopo tre giorni di ricerche il corpo di Silvia viene rinvenuto venerdì 18 ottobre a circa 50 metri da casa. Ci vogliono alcuni giorni per essere certi che si tratti di lei poiché la donna sarebbe stata ammazzata con un colpo alla testa (emerge una frattura al cranio e una al polso) e poi l’assassino avrebbe cercato di dare fuoco forse con l’intento di eliminare le tracce. Emergono anche alcune ferite compatibili con un’arma da taglio o con morsi di animali selvatici. Intanto il compagno dopo una notte in cui viene interrogato, rientra nella propria abitazione. Infatti da quanto racconta la donna sarebbe uscita di casa mentre lui riposava, ed entrambi sarebbero stati ripresi da una telecamera di alcuni vicini, cosa che fornisce un alibi di ferro a Kai Dausel.

LE INDAGINI SULL’OMICIDIO DI SILVIA NOWAK

Intanto sugli organi di stampa appaiono tanti dettagli che però non sappiamo quanto siano veri. Si parla del possibile spostamento del corpo post mortem, quindi Silvia sarebbe stata uccisa in un luogo e poi il suo corpo portato lì a pochi metri da casa. Questo perché i volontari che hanno effettuato le ricerche dichiarano di aver visto più volte nel punto in cui poi è stata rinvenuta la donna e il corpo non ci sarebbe stato. L’avvocato della famiglia di Silvia, Felice Carbone, in alcune interviste dice che il cerchio si sta stringendo e che ha fiducia negli investigatori. Dopo il sequestro della villetta della coppia di tedeschi e i rilievi del RIS di Roma, Kai Dausel resta senza casa e in accordo con la procura si sposta a casa di un amico, Remo Guercio, che si dice totalmente convinto della sua innocenza lo ospita a casa. Anche la comunità di Ogliastro Marina appoggia il compagno della vittima, infatti al termine di una fiaccolata in memoria di Silvia gli tributa un lungo applauso e tutti si dicono convinti che Kai  sia innocente. Intanto però venerdì 25 Remo Guercio dichiara a Pomeriggio 5 che il figlio, durante le prime ore di ricerche nella notte di quel martedì, avrebbe visto il corpo di una donna carbonizzato proprio nel punto in cui poi è stata rinvenuta realmente Silvia. Cosa che fa cadere l’ipotesi dello spostamento del corpo.

LE IPOTESI SULL’ASSASSINIO DI SILVIA NOWAK

Accantonato il possibile femminicidio ad opera del compagno, le ipotesi che si fanno sul delitto Nowak sono tante ma nessuna pista sembra quella giusta, visti anche i giorni che passano senza alcuna mossa degli inquirenti. Si parla di una possibile trappola, di qualcuno che l’avrebbe chiamata segnalando un cane randagio da salvare. E dato il grande amore di Silvia per gli animali sarebbe finita in un agguato ma non si capisce con quale movente e se ci fossero evidenze di telefonate o messaggi probabilmente sarebbero già venute fuori. Ma i giorni passano e nulla accade. La piccola comunità di Ogliastro Marina, circa 80 anime in questo periodo dell’anno, chiede che il responsabile venga assicurato alla giustizia quanto prima.

29 Ottobre 2024

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