Caos e violenza
Napoli, chi ha aggredito il personale medico nel Dipartimento di Veterinaria della Federico II: il video e gli arresti
La vendetta e la spedizione punitiva mostrata sui social dopo il decesso di un cane. La denuncia del Deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli. La solidarietà dei rispettivi ordini professionali
Cronaca - di Redazione Web
Un raid punitivo, in diretta social, per vendicare la morte del proprio cane: è successo oggi al Dipartimento di veterinaria dell’Università di Napoli Federico II. “Dagli ospedali ai centri veterinari, è barbarie totale“, denuncia il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli, che pubblica il video dell’accaduto. Alcune persone, per un’emergenza medica – viene ricostruito in una nota di Borrelli – avevano portato il proprio cane presso il Dipartimento di Medicina veterinaria della Federico II affinché gli fosse prestato soccorso dopo averlo curato in una clinica privata. Nonostante i tentativi del personale, l’animale è però deceduto.
Aggredito a Napoli il personale medico del Dipartimento di Veterinaria della Federico II
“Così è scattata la vendetta. I padroni dell’animale hanno avvertito amici e familiari chiedendo loro di raggiungerli al dipartimento allo scopo di metterlo a ferro e fuoco. Una decina di persone hanno aggredito, dopo un acceso diverbio, il personale medico e i tirocinanti universitari“, scrive Borrelli. Che riporta la testimonianza di una persona che “ha assistito all’assalto ed è stato costretto a fuggire dall’ateneo“. “La classica spedizione punitiva in stile criminale – afferma il testimone – questa volta dopo il decesso di un cane. Gli studenti universitari sono stati portati nelle aule sopra, due medici sono stati aggrediti brutalmente. Addirittura due delle donne hanno divelto i pali di ferro dal prato del cortile. I carabinieri sono arrivati mezz’ora dopo, loro continuavano a minacciare e inveire anche contro di loro. Per nostra fortuna siamo riusciti, cani, gatti e animali vari al seguito, ad uscire“.
La morte di un cane e la spedizione punitiva mostrata sui social
Secondo Borrelli, “siamo alla più totale ed inequivocabile barbarie. Dagli ospedali ai centri per animali nulla cambia, la violenza entra con facilità, troppa, e ne esce spesso indisturbata ed impunita. Non a caso gli stessi assalitori hanno pubblicato le aggressioni in diretta sui social con commenti del tipo: ‘tanto a noi non ci fanno mai nulla’. L’emergenza va oltre l’allarme rosso, qui si scatena la follia in ogni luogo pubblico, dagli ospedali alle poste, dallo stadio agli autobus. Basta con le promesse, basta le ipocrisie, questa gentaglia va resa inoffensiva“.
La denuncia e gli arresti: chi sono le persone accusate dell’aggressione
Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri in relazione all’assalto al dipartimento di Veterinaria della Federico II, a Napoli: un vero e proprio raid punitivo, a quanto pare, dopo la morte del cane di uno degli aggressori. I carabinieri di Napoli hanno arrestato stamani i quattro per concorso in aggressione a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio. Ad avere avuto la peggio nell’aggressione sono stati un medico veterinario e il borsista di ricerca: sette giorni di prognosi per entrambi. I quattro arrestati, due uomini e due donne, sono tutti già noti alle forze dell’ordine. Si trovano ai domiciliari in attesa di giudizio. I nomi: Vincenzo Del Cuoco (49 anni), Giuseppe Dell’Acquila (23 anni), Loredana Rinaldi (46 anni), Emanuela Caturano (42 anni).
Il video
La nota su Facebook del Dipartimento di Medicina Veterinaria
Il Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali Aniello Anastasio, nel condannare fermamente l’aggressione avvenuta questa mattina, esprime la più sincera vicinanza e solidarietà ai colleghi, agli studenti e al personale sanitario in servizio presso l’Ovud. Da sempre il nostro Dipartimento affronta situazioni difficili con professionalità e dedizione dimostrando grande apertura verso il territorio che ci ospita. La cartella clinica informatizzata con tutta la storia del cane dal suo arrivo è a disposizione degli inquirenti nella massima trasparenza che da sempre caratterizza l’operato dell’Ospedale Veterinario.
L’Ordine dei medici veterinari
L’episodio di violenza a danno dei colleghi operatori sanitari del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II rappresenta un atto criminale verso la nostra professione, da sempre in prima linea nella salvaguardia della salute dei nostri animali da compagnia. A rendere ancora più grave, se possibile, l’episodio è l’aggressione a studenti e dottorandi nel contesto delle sale dell’Ateneo, un luogo di studio e cultura trasformato in teatro di volgare aggressione. Si tratta, purtroppo, dell’ennesimo fatto di cronaca, aggravato dal fatto che sia avvenuto peraltro in un luogo di formazione davanti agli occhi di studenti e tirocinanti, che testimonia un clima di violenza crescente nei confronti della nostra categoria, frutto di una mancanza di rispetto nei confronti del medico veterinario e da una mancanza di consapevolezza da parte dei detentori e dei proprietari nella corretta gestione dei loro amici a quattro zampe.
L’episodio, spregevole, non può e non deve intimidire i nostri colleghi a denunciare atti del genere ed anche a segnalare tutti i casi nei quali è ravvisabile il maltrattamento per omissione delle cure veterinarie.
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Napoli e la Federazione Regionale Campania degli Ordini Veterinari esprimono piena solidarietà ai colleghi aggrediti e preannunciano fattiva vicinanza ai colleghi del DMVPA nel procedimento che ne scaturirà davanti all’Autorità Giudiziaria per fare chiarezza sulla vicenda.