L'inedito e i concerti

Joaquín Sabina, il ritorno del Bob Dylan spagnolo: la canzone “Un último vals” e il tour mondiale

Cultura - di Antonio Lamorte

18 Ottobre 2024 alle 13:49

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Spanish singer-songwriter Joaquin Sabina performs, in Santiago de Chile, Chile, 24 October 2017. Sabina is in Chile as part of her ‘I deny everything’ tour. EFE/Mario Ruiz
Spanish singer-songwriter Joaquin Sabina performs, in Santiago de Chile, Chile, 24 October 2017. Sabina is in Chile as part of her ‘I deny everything’ tour. EFE/Mario Ruiz

Sempre e per sempre, dalla stessa parte. Si è fatto accompagnare dagli amici Joaquín Sabina per annunciare la sua ultima canzone e un tour lunghissimo. Si chiama Un último vals, l’inedito scritto dallo stesso Sabina con Benjamín Prado e prodotta da Leiva, anche quest’ultimo comparsa nel video girato dal regista Fernando León de Aranoa. A 75 anni Sabina è tornato alla sua maniera, con un ballata cinica e autoironica, disincantata e poetica. Un personaggio poco conosciuto in Italia ma che in Spagna è un divo rock, anche divisivo, dalla vita spericolata che è già un biopic.

Per primo nel video compare il cantante e collaboratore Leiva, quindi Joan Manuel Serrat, e allora una carrellata di star e amici del mondo dello spettacolo e della cultura: Ricardo Darín, José Tomás, Andrés Calamaro, Ariel Rot, Benjamín Prado, Luis García Montero, Juan Gabriel Vásquez, Alejo Stivel, Jorge Drexler. E quindi la compagna Jimena Coronado e le figlie Carmela e Rocío. E lui sempre dalla stessa parte, in un bar, le luci soffuse, seduto al bancone, un bicchiere in mano come in un quadro di Edward Hopper. Un congedo, “despedida” in spagnolo, un ultimo ballo per quello che potrebbe essere l’ultimo videoclip del cantante.

Altro annuncio è quello dell’ultimo tour in grandi spazi in Spagna e all’estero, prevista per l’anno prossimo. Giro che si chiamerà Hola y adiós e che partirà all’inizio del 2025 in America. Ciao e addio, anche se lui stesso ha rivendicato la possibilità “di riapparire a piacimento, sia perché le muse sussurrano poesie o canzoni che vale la pena condividere, sia perché potrebbe prenderle la voglia di salire su qualunque palco per darsi, per donarsi, un omaggio”.

Chi è Joaquín Sabina

Il “flaco” di Úbeda, classe 1949, figlio di un poliziotto che un giorno di Natale gli regalò un orologio. E lui lo rifiutò, chiedendo in cambio una chitarra. A 14 anni i primi versi, in gioventù i movimenti di sinistra opposti al regime di Francisco Franco, a 21 anni una bomba molotov lanciata contro il Banco di Bilbao per protesta. Leggenda narra che fuggì all’estero grazie a un passaporto prestatogli da uno sconosciuto. Prima a Parigi, quindi a Londra dove visse come squatter. Altro aneddoto: George Harrison dei Beatles che assiste a un suo concerto al Mexicano-Taberna e che gli lascia cinque pound di mancia. A Londra ospitò terroristi dell’ETA in fuga, avrebbe chiesto scusa per questo in futuro.

In Spagna ci tornò nel 1977, dopo la morte di Franco. E non è un particolare da poco: la sua musica e il suo stile di vita, tutt’uno nella percezione del personaggio, rappresentarono la voglia di evasione e di libertà, anche più trasgressive, di un popolo occidentale appena uscito da una dittatura fascista. Si circondò di artisti, scrittori, cantanti. Altra leggenda vuole che tutti, o almeno in tanti, avessero le chiavi della casa dove viveva nel centro di Madrid diventata una sorta di punto di ritrovo.

Ha sempre detto di trovarsi troppo largo nei panni del “poeta“, pur ammettendo di infilare nelle sue canzoni un “veleno” di poesia. Aveva studiato Lettera e Filosofia a Granada prima della fuga all’estero, sognava di diventare un insegnante di letteratura. Ha sempre riconosciuto su di sé l’influenza di Antonio Machado e quelle di Fray Luis de León, Cesar Vallejo, Miguel Hernández, José Hierro e Pablo Neruda. Altri autori fonte di ispirazione Francisco De Quevedo e i cantanti Leonard Cohen e George Brassens.

Oltre che per le canzoni, è diventato noto per il suo stile di vita sregolato, eccentrico, spericolato. Lo hanno spesso definito il “Bob Dylan espanol”, paragone che lui ha sempre rigettato per venerazione. Lo potremmo accostare in Italia a un poeta della canzone come Franco Califano, al primo cantautore credibile nel ruolo di rocker – parole di Fabrizio De André – come Vasco Rossi, con quella bombetta e l’impegno politico mai nascosto lo potremmo paragonare a Francesco De Gregori, di cui tradusse Viva l’Italia dedicandola però alla Spagna.

Amico di Diego Armando Maradona e di Chavela Vargas, venerato in Argentina, tifoso dell’Atlético Madrid, con Fidel Castro a parlare per cinque ore nel 1997, mise in musica un canzone scritta in parte dal Subcomandante Marcos, Medalla de Oro al Mérito delle Belle Arti dal Re Juan Carlos, Medalla de Oro della città di Madrid.

Le date dei concerti di Joaquín Sabina

01/05/2025 Las Palmas de Gran Canaria. Gran Canaria Arena.

03/05/2025 Santa Cruz de Tenerife. Recinto Ferial.

09/05/2025 Málaga. Martin Carpena.

11/05/2025 Málaga. Martin Carpena.

19/05/2025 Madrid. WiZink Center.

02/06/2025 Madrid. WiZink Center.

07/06/2025 Palma de Mallorca. Lugar por determinar.

12/06/2025 Zaragoza. Pabellón Príncipe Felipe.

14/06/2025 Zaragoza. Pabellón Príncipe Felipe.

19/06/2025 Pamplona, Navarra. Arena España.

21/06/2025 Pamplona, Navarra. Arena España.

25/06/2025 Murcia. Plaza de toros.

27/06/2025 Murcia. Plaza de toros.

02/07/2025 Madrid. WiZink Center.

04/07/2025 Madrid. WiZink Center.

10/07/2025 Alicante. Plaza de toros.

12/07/2025 Alicante. Plaza de toros.

18/07/2025 Santander. Campa Magdalena.

02/09/2025 Sevilla. Plaza de toros de La Maestranza.

04/09/2025 Sevilla. Plaza de toros de La Maestranza.

18/09/2025 A Coruña. Coliseum.

20/09/2025 A Coruña. Coliseum.

25/09/2025 Granada. Plaza de toros.

27/09/2025 Granada. Plaza de toros.

02/10/2025 Barcelona. Palau Sant Jordi.

04/10/2025 Barcelona. Palau Sant Jordi.

09/10/2025 Valencia. Roig Arena.

11/10/2025 Valencia. Roig Arena.

05/11/2025 Bilbao. BEC.

18 Ottobre 2024

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