La guerra in Medio Oriente
Ancora un attacco all’UNIFIL: ferito un soldato in Libano, è il quinto in pochi giorni
Il soldato si trovava al quartier generale della missione, nella città di Naqura
Esteri - di Redazione Web
Ferito un altro soldato dell’UNIFIL, la missione delle Nazioni Unite attiva nel sud del Libano, dove negli scorsi giorni si è concentrata la tensione della guerra in corso in Medio Oriente. È il quinto ferito in pochi giorni tra operatori e soldati. Ieri erano stati feriti due soldati in attacchi israeliani.
Non è ancora chiaro chi abbia sparato oggi. Il soldato si trovava presso il quartier generale della città di Naqura, è stato operato all’ospedale della città e le sue condizioni sono ora stabili. La base UNIFIL di Ramyah è stata danneggiata venerdì dalle esplosioni causate da un bombardamento vicino. La tensione è altissima da giorni, giorni seguiti all’offensiva di Israele in Libano, dove in un attacco è stato ucciso anche il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, a Beirut. L’Iran, alleato sia di Hezbollah che di Hamas, ha promesso una reazione.
- Attacchi all’UNIFIL e a Gaza, Spagna e Francia: “Stop all’esportazioni di armi a Israele” ma Meloni si smarca
- Crosetto contro Israele per gli attacchi all’UNIFIL, benissimo: ma perché quelli a Gaza non sono crimini?
- Libano, Israele apre il fuoco contro le basi Unifil italiane. Crosetto: “Né errore né incidente, può essere crimine di guerra”
- Israele attacca ancora l’UNIFIL in Libano, feriti due caschi blu e abbattuti muri della base italiana: tensione con l’ONU
L’esercito israeliano ieri aveva confermato di aver ferito due militari del contingente dello Sri Lanka, ma aveva anche aggiunto che i due erano stati “inavvertitamente feriti durante i combattimenti contro Hezbollah”. Giovedì un carro armato israeliano aveva aperto il fuoco contro la torretta di osservazione della stessa base di Naqura facendo cadere due operatori, di nazionalità indonesiana, il contingente più numeroso.
Il secondo contingente più numeroso è quello italiano, la reazione del ministro della Difesa Guido Crosetto non si era fatta attendere. I governi di Spagna, Italia e Francia avevano definito “ingiustificabili” gli episodi. Anche il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva chiesto a Israele di smettere di colpire la basi ONU.
Perché Israele attacca UNIFIL
L’Human Rights Watch (HRW) ha sollecitato in un rapporto “un’indagine internazionale sulle ostilità in Libano e Israele con il mandato di denunciare pubblicamente le violazioni”. Per Axios il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e quello dello Stato Ebraico Benjamin Netanyahu sarebbero sempre più vicini a un’intesa sulla portata della rappresaglia di Israele contro Teheran. Secondo la notizia l’amministrazione di Washington accetterebbe che Israele lanci presto un grande attacco contro l’Iran, ma teme che l’operazione sia eccessivamente aggressiva e che possa inasprire la guerra nella regione.
Cos’è la missione UNIFIL
UNIFIL sta per United Nations Interim Force In Lebanon (Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite). Il suo obiettivo è quello di definire e garantire il rispetto del confine tra Israele e Libano. È stata istituita dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel 1978 – dopo la prima invasione del Libano da parte di Israele, scattata per gli attacchi da parte dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) – e più volte rinnovata. La missione fu istituita con la risoluzione 425 che impose a Israele il ritiro dal territorio libanese.