Le leggi speciali del Governo
Arrestateci tutti: il sit-in a Piazza Navona cantando “Bella Ciao” contro le leggi fasciste sulla sicurezza
Un gigantesco schieramento di polizia ha impedito ai manifestanti di sistemarsi all’entrata del Senato, ma sono arrivati molto vicini. Grida e slogan vecchi e nuovi. Parecchi giovani.
Politica - di Redazione Web
Non è stata una manifestazione piccola piccola, come in genere succede in queste occasioni. C’era un sacco di gente ieri a Sant’Andrea della Valle, nel centro di Roma, e poi in corteo fino a piazza Navona, davanti al Senato.
Difficile dire un numero, diciamo 3 o 4 mila persone. Convocata senza grandi mezzi di propaganda da Cgil e Uil e da varie associazioni, per protestare contro le nuove leggi speciali del governo che sembrano proprio leggi fasciste. Prevedono prigione per chi manifesta, per chi protesta, per chi si oppone, e prevedono aumento delle pene, e fanno diventare reato anche la resistenza passiva. È stata chiamata la legge anti-Gandhi. Prevede anche il carcere per i neonati figli di madri condannate. Una vera schifezza, decisamente fascista. Che addirittura in alcuni punti modifica in peggio il codice Rocco.
Un gigantesco schieramento di polizia ha impedito ai manifestanti di sistemarsi all’entrata del Senato, ma sono arrivati molto vicini. C’erano anche i partiti. Il Pd, Sinistra Italiana, i radicali. C’erano moltissimi parlamentari. Soprattutto del Pd. C’era Elly Schlein, poi l’ex ministro della giustizia Andrea Orlando, Matteo Orfini, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Simona Bonafé, Arturo Scotto, Susanna Camusso, Riccardo Magi e molti altri sparsi tra la folla. Grida e slogan vecchi e nuovi. Parecchi giovani. Vecchi sindacalisti e attivisti delle associazioni. In prima fila i più arrabbiati che gridavano: “Manganelli, polizia, ecco la vostra democrazia”. E poi il canto di Bella Ciao, tra i turisti americani un po’ stupiti e che chiedevano cosa vuol dire “fascisti, carogne, tornate nelle fogne”. E spiegarglielo in inglese non è facilissimo.