Punto Nave
Oltraggio di Salvini a Genova: inaugurazione elettorale della torre incompiuta
La nuova struttura, disegnata da Renzo Piano, non è ancora pronta, ma preme inaugurarla: fra quasi un mese, infatti, in Liguria si vota, e i governanti vogliono dunque arrivare ai comizi con un fardello di opere pubbliche avviate, seppure non ultimate.
Cronaca - di Ammiraglio Vittorio Alessandro
Nella tarda serata senza vento del 7 maggio 2013, una nave che usciva dal porto di Genova urtò, in manovra con le macchine indietro, la Torre dei piloti, sbriciolandola. Sette marinai della Capitaneria di porto rimasero sepolti dalle macerie; il corpo di altri due fu ritrovato in mare. Un sinistro terribile e paradossale: forse mai l’evoluzione di una nave aveva provocato la distruzione di un edificio. Ma successe proprio dove il mare e la terra si toccano e nessuno considera abbastanza, come uno Schettino qualsiasi, la necessità di osservare le distanze.
Dalla Torre i marinai (uno di loro, che conoscevo, era gentile e meticoloso come quasi tutti i nostri marinai) registravano l’entrata e l’uscita delle navi, e la loro sosta in rada, con strumenti elettronici, ma per farlo quasi sarebbe bastato affacciarsi da quella postazione a guisa di fungo, nei cui alloggi ho dormito anch’io. Dall’alto si guarda l’insieme e così – come il rampante Cosimo Piovasco di Rondò faceva prima di scomparire oltre le nuvole, “proteggendo e osservando al contempo ciò che accade sotto di noi” – i marinai sorvegliavano il mare di Genova e il labirinto sterminato delle sue banchine.
La nuova torre disegnata da Renzo Piano
La nuova struttura, disegnata da Renzo Piano, impagabile creatore del waterfront della Lanterna, non è ancora pronta, ma preme inaugurarla: fra quasi un mese, infatti, in Liguria si vota, e i governanti vogliono dunque arrivare ai comizi con un fardello di opere pubbliche avviate, seppure non ultimate. Anche altrove, del resto, le inaugurazioni elettorali si succedono su strade, ponti e edifici a ogni “stato di avanzamento”, man mano che il cantiere faticosamente procede, più lento delle generazioni.
Per questo, a Genova, il 27 settembre arriverà a celebrare la torre ancora incompiuta Salvini (con la felpa, stavolta, non di eroe dei sacri confini, ma di ministro delle Infrastrutture). Inaugurerà in spregio del collaudo, del progettista, delle maestranze e, soprattutto, delle famiglie dei marinai scomparsi. Non resta che sperare in una giornata di grande pioggia genovese e contare sugli altoparlanti guasti o sulle forbici che si inceppano sul nastro prematuro.