Il governatore sulla guerra
De Luca: “A Gaza non c’è una guerra, è un martirio del popolo palestinese. Occidente senza pietà”
Le dichiarazioni a margine della conferenza sul Campania Libri Festival. "Non c'è una guerra lì, la guerra è tra eserciti contrapposti"
News - di Redazione Web
A Gaza non c’è una guerra: a Gaza è in corso un “martirio” del popolo palestinese. Parole di Vincenzo De Luca, il Presidente della Regione Campania, a margine della conferenza stampa di presentazione del Campania Libri Festival, la fiera del libro e dell’editoria che si terrà nel Palazzo Reale di Napoli dal 3 al 6 ottobre. Parole a margine di un discorso più ampio sulla cultura al tavolo della presentazione con il direttore artistico Ruggero Cappuccio, il giornalista Alessandro Barbano, il curatore Massimo Adinolfi, la giornalista Titta Fiore.
Per De Luca l’offensiva di Israele sulla Striscia di Gaza è “un martirio. Non c’è una guerra lì. La guerra è tra eserciti contrapposti. Per due, tre giorni la stampa ha pubblicato immagini strazianti. Di bambini mutilati. L’Occidente non ha una parola non di solidarietà ma neanche di pietà. Quanti morti abbiamo a Gaza? Quanti di questi erano terroristi? 10mila su 40 mila? Quanti di questi erano bambini, quante erano donne?”.
- De Luca: “Politici rilassati, io sono stato arrestato, perché ho dato della str**za a Meloni”
- De Luca contro il governo Meloni: “Non si può dialogare con chi ti sta rapinando”
- Missile di Hezbollah raggiunge Tel Aviv, obiettivo (mancato) la base del Mossad: Israele richiama i riservisti per invadere il Libano
- Libano, oltre 500 morti e nuovo giorno di bombardamenti israeliani: fuga di massa dal sud del Paese
“Noi abbiamo messo la bandiera di Israele dopo il 7 ottobre (del 2023, il giorno degli attacchi di Hamas nel Sud dello Stato Ebraico che hanno scatenato la risposta via aerea e via terra sulla Striscia di Gaza, ndr) ma Israele che ci piace è quello di Rabin, il popolo che aveva subito a sua volta un martirio in Europa. Serve fare uno sforzo tutti quanti insieme rispetto a una società che ha perso ogni spinta ideale, che per questa si batteva e progettava, con tutti gli orrori annessi e connessi, ma avevamo una spinta verso la felicità pubblica. Oggi altro che ripiegamento siamo ormai ognuno solo con se stesso”.