Sopresi dal maltempo
Andrea Galimberti e Sara Stefanelli trovati morti sul Monte Bianco, erano dispersi da sabato
Cronaca - di Piero de Cindio
Tragico epilogo nella vicenda degli alpinisti dispersi sul Monte Bianco. Dopo alcuni giorni di ricerche sono stati trovati morti gli alpinisti che erano dispersi da sabato scorso. I corpi di Andrea Galimberti e Sara Stefanelli e dei due alpinisti sudcoreani sono stati trovati senza vita “all’altezza dell’ultimo pendio della vetta“, come precisato dal Peloton de la gendarmerie d’haute montagne di Chamonix. I corpi si trovavano a circa 4.500 metri di quota, nella zona del “Mur de la Cote“, un ripido pendio ghiacciato che porta alla vetta del Monte Bianco sul versante francese. Dopo giorni di maltempo e alcuni tentativi andati a vuoto nel pomeriggio di martedì si sono riusciti a sollevare in volo alcuni elicotteri di soccorso che hanno individuato i corpi. I quattro sono stati sorpresi dal maltempo in alta quota sabato scorso e non sono riusciti a sopravvivere trovandosi in una zona scoperta.
CHI ERA ANDREA GALIMBERTI
53 anni di Arona, studi in ingegneria, Andrea Galimberti fin da piccolissimo si è cimentato nell’alpinismo grazie al padre. Lavorava nell’azienda di famiglia a a Cabiate in provincia di Como, ma nel tempo libero si dedicava principalmente allo sport. Nella sua carriera da alpinista ha scalato oltre 140 volte cime di più di 4mila metri, ma si dilettava anche in maratone e trail. Inoltre attraverso la sua pagina Facebook amava raccontare le sue imprese, ultima quella proprio con la sfortunata compagna della settimana precedente sul Cervino.
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CHI ERA SARA STEFANELLI
41 anni, laurea in medicina, Sara Stefanelli di Genova nel 2020 aveva terminato la specializzazione in medicina interna al dipartimento di Scienze della salute dell’Università della sua città. Geriatra si era avvicinata al mondo delle arrampicate e da poco aveva terminato un corso di alpinismo. Da circa 3 mesi aveva iniziato ad arrampicarsi con Andrea e proprio la settimana scorsa, come raccontato da lui su Facebook, aveva coronato il suo sogno di scalare il Cervino.
COME SONO MORTI ANDREA GALIMBERTI E SARA STEFANELLI
Le cause della morte degli alpinisti probabilmente è l’assideramento. Forse il decesso è avvenuto proprio nelle ore della bufera da cui sono stati sopresi sabato scorso. Anche i corpi dei due alpinisti sudcoreani dispersi con loro sono stati recuperati. Le temperature di circa -15 gradi centigradi e i venti oltre i 150 chilometri orari non gli hanno lasciato scampo. L’ultimo contatto era stato circa 72 ore prima del rinvenimento quando gli allora dispersi avevano lanciato un disperato messaggio ai soccorritori: “Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati“.