La protesta contro gli insediamenti
Aysenur Ezgi Eygi, l’attivista americana giustiziata dall’esercito israeliano con un colpo alla nuca
Aysenur Ezgi Eygi, 26 anni, ha perso la vita a causa di una pallottola in testa mentre protestava contro gli insediamenti abusivi. L’Idf ancora non ammette le sue responsabilità
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
L’hanno uccisa mentre protestava pacificamente contro la colonizzazione della Cisgiordania, l’apartheid imposto da Israele, contro i pogrom delle squadracce armate di coloni contro villaggi palestinesi. Questa la “colpa” di Aysenur Ezgi Eygi, 26 anni, attivista internazionale di origine turca – era nata nel 1998 ad Antalya, una città sulla costa mediterranea nel sud della Turchia – ma con cittadinanza americana. Più che un’uccisione, è stata un’esecuzione.
La ragazza subito dopo essere stata colpita alla testa è stata trasportata all’ospedale di Rafidia, dove è poi deceduta a causa delle ferite riportate. A confermare la morte il dottor Fouad Nafaa, direttore dell’ospedale di Rafidia: «Un’attivista della solidarietà internazionale è arrivata in ospedale con una ferita di arma da fuoco alla testa, ne abbiamo annunciato la morte alle 14:30».
Testimoni oculari hanno riferito che i soldati israeliani avrebbero aperto il fuoco vivo su un gruppo di palestinesi che partecipavano a una manifestazione che condannava gli insediamenti illegali sul monte Sbeih a Beita, a sud di Nablus.
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Aysenur era arrivata in Palestina tramite Ism (International solidariety movement) che è tra le tantissime organizzazioni promotrici di Faaza, la campagna internazionale di interposizione a difesa della popolazione civile. Nelle ultime settimane, le organizzazioni internazionali aderenti a Faaza hanno lanciato un appello agli attivisti occidentali per essere presenti nei territori palestinesi durante il periodo della raccolta delle olive, nel prossimo mese di ottobre, per consentire agli agricoltori di svolgere il proprio lavoro proteggendoli dagli attacchi e dalle vessazioni dei coloni israeliani. Tra gli aderenti alla campagna Faaza in Italia anche Assopace Palestina, Mediterranea Saving Humans e Un Ponte per, Pax Christi e Operazione Colomba. «Provo un dolore immenso per l’assassinio a sangue freddo di Aysenur» – dice Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento europeo, animatrice di Assopace Palestina, una vita spesa per la Palestina. «L’assassinio di Aysenur deve rendere la nostra presenza lì ancora più importante. Proteggiamo la popolazione civile facendolo in maniera pacifica, con i nostri corpi, in pratica facciamo quello che dovrebbero fare le Nazioni unite e non fanno, mentre i governi europei e gli Stati Uniti continuano a vendere armi ad Israele».
Per il governatore di Nablus, Ghassan Daghlas, Israele sta superando tutti i limiti. «Tutte le misure legali saranno sottoposte alla Corte penale internazionale» ha affermato in una nota, citata da al-Jazeera. «I proiettili non fanno distinzione tra un palestinese, un bambino, una donna o qualsiasi nazionalità», ha aggiunto, sottolineando che «Israele sta attraversando tutte le linee».
«L’uccisione di un’attivista americana di origini turche da parte dei soldati israeliani si aggiunge alla serie di crimini commessi quotidianamente dalle forze di occupazione e i suoi responsabili devono essere chiamati a risponderne nelle corti internazionali». È quanto affermato dal segretario generale del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Hussein al-Sheikh, in un messaggio su X, esprimendo le condoglianze a familiari e amici di Aysenur Ezgi Eygi.
«Siamo a conoscenza della tragica morte di una cittadina americana, Aysenur Eygi, avvenuta oggi (ieri per chi legge, ndr) in Cisgiordania. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari». Lo ha affermato in un messaggio su X l’ambasciatore Usa in Israele, Jack Lew. «Stiamo raccogliendo urgentemente maggiori informazioni sulle circostanze della sua morte e avremo altro da dire man mano che ne sapremo di più. Non abbiamo priorità più alta della sicurezza e della protezione dei cittadini americani» ha aggiunto. La Turchia ha condannato Israele per la morte dell’attivista americana di origine turca Aysenur Ezgi Eygi, secondo quanto riportato da Anadolu. “Condanniamo questo omicidio commesso dal governo (del premier israeliano Benyamin) Netanyahu”- si legge in un comunicato del ministero degli Esteri turco, dove Ankara afferma che “una nostra cittadina di nome Aysenur Ezgi Eygi è stata uccisa dai soldati israeliani di occupazione nella città di Nablus in Cisgiordania”.
Le Forze di difesa di Israele (Idf) indagheranno sull’incidente avvenuto ieri in cui è stata uccisa un’attivista statunitense, Aysenur Ezgi Eygi. Lo hanno riferito le stesse Idf sul loro canale Telegram. «Oggi (ieri, ndr), durante le attività delle forze di sicurezza israeliane adiacenti all’area di Beita, le forze hanno risposto con il fuoco verso un principale istigatore di attività violente che ha scagliato pietre contro le forze e ha rappresentato una minaccia per loro» – si legge nella nota. Le Idf stanno «esaminando le notizie secondo cui un cittadino straniero è stato ucciso a causa degli spari nella zona». In passato sono state aperte altre indagini su episodi analoghi. Indagini chiuse in tutta fretta. Senza colpevoli. In Cisgiordania regna l’impunità, chi si oppone alla colonizzazione è un nemico da neutralizzare, anche se ha un passaporto americano in tasca.