Uniti contro Kamala
Robert Kennedy Jr va con Trump, ritiro parziale e endorsement all’ex presidente: comizio insieme contro Kamala
Un Kennedy a destra, all’estrema destra. Come ampiamente previsto da settimane Robert Kennedy Jr, figlio di Bobby Kennedy, ucciso nel 1968 mentre era candidato alla presidenza degli Stati Uniti, e nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy, assassinato a Dallas nel 1963, ha annunciato che interromperà parzialmente la sua campagna elettorale da candidato indipendente per la Casa Bianca.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta a Phoenix, in Arizona, ha quindi aggiunto che da questo momento sosterrà Donald Trump, che infatti nel corso della serata americana ha poi raggiunto sul palco di un comizio nello Stato a Glendale.
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“Bobby ed io combatteremo insieme per sconfiggere l’establishment politico corrotto“, ha detto Donald Trump annunciando che, se vincerà, istituirà una commissione presidenziale indipendente sui tentativi di assassinio, che avrà il compito di pubblicare i restanti documenti classificati relativi all’omicidio di John F. Kennedy.
Accolto da applausi calorosi, Kennedy Jr ha riconosciuto le differenze ideologiche con il candidato repubblicano alla presidenza, ma ha detto che i loro valori si sovrappongono nell'”avere cibo sicuro e porre fine all’epidemia di malattie croniche”. “Non volete che le sostanze chimiche siano eliminate dal nostro cibo?” ha detto Kennedy alla folla. “Non volete un presidente che ci faccia uscire dalle guerre e ricostruisca la classe media?”, ha aggiunto.
Quello di Kennedy, 70enne erede della più importante famiglia politica statunitense, è un ritiro solo parziale: Robert Kennedy Jr si ritirerà solo negli Stati in bilico, così da non avvantaggiare la candidata del Partito Democratico Kamala Harris, mentre resterà in campo negli Stati a chiara maggioranza Dem. Non a caso Kennedy ha spiegato che “non sto terminando la mia campagna, la sto semplicemente sospendendo”.
Kennedy si era inizialmente candidato ad aprile del 2023 per le primarie del Partito Democratico contro Joe Biden: quindi dopo pochi mesi, a ottobre, si era ritirato per continuare la sua campagna come candidato indipendente.
Una scelta che non aveva sorpreso nessuno: pur in campo tra i Democratici, durante le primarie aveva espresso critiche feroci nei confronti del partito e dell’amministrazione di Joe Biden, con toni e tesi spesso simili se non identiche a quelli dei Repubblicani e di Donald Trump.
Sull’aborto, sulle armi, sull’Ucraina, le posizioni di Kennedy sono di gran lunga più vicine a quelle di Trump che a quelle del Partito Democratico e dell’elettorato Dem: inoltre Kennedy è uno dei principali esponenti del movimento No-Vax americano e negli ultimi anni ha portato avanti diverse teorie complottiste e antiscientifiche.
Il suo ritiro porterà sicuri benefici a Donald Trump, a cui da candidato indipendente il nipote di JFK avrebbe tolto sicuramente voti: i sondaggi gli attribuivano percentuali vicine al 10% dei voti in alcuni Stati prima del ritiro di Biden, percentuale drasticamente scesa dopo il ritiro del presidente e l’arrivo di Kamala Harris alla guida del partito.