A Jit
Cisgiordania: l’attacco con molotov e gas lacrimogeno dei coloni israeliani, un morto e incendi nel villaggio
L'assalto di decine di persone al villaggio di Jit. Morto un ragazzo di 24 anni, incendiati edifici e automobili
Esteri - di Redazione Web
Alta tensione in Cisgiordania mentre nella Striscia di Gaza le vittime dell’operazione via terra e via aerea di Israele hanno superato quota 40mila vittime per il ministero controllato da Hamas e mentre a Doha si tengono i negoziati per raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e per gli ostaggi israeliani. Decine di coloni israeliani hanno attaccato nella notte la cittadina palestinese di Jit. Almeno una vittima, un ragazzo palestinese di 24 anni, mentre un’altra persona ha riportato gravi ferite.
Per Times of Israel almeno una 50ina di persone hanno partecipato agli attacchi. Per Haaretz almeno un centinaio. I coloni hanno lanciato bombe molotov, dato fuoco a edifici e automobili e usato gas lacrimogeno. Diffusi sui social diversi video e foto dell’accaduto. Persone in fuga e colonne di fumo che si sono alzate in cielo. Un colono è stato arrestato. Secondo alcune testimonianze l’esercito avrebbe dato il tempo ai coloni di agire prima di intervenire mentre l’esercito ha detto di essere intervenuto “nel giro di pochi minuti”.
- La strage di bambini in Cisgiordania, dove non c’è la guerra ma i coloni hanno licenza di uccidere
- Colonie in Cisgiordania illegali, ma a Gerusalemme al potere c’è il fondamentalismo come quello di Teheran
- Israele, schiaffo dalla Corte dell’Aia: le colonie in Cisgiordania violano il diritto internazionale
- Israele-Hamas, il conflitto si sposta anche sulle tasse: la mossa di Smotrich può “infiammare” la Cisgiordania
L’attacco rientra in quella strategia che da anni vede gli spazi degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania espandersi e aumentare. Il territorio però appartiene ai palestinesi secondo gran parte della comunità internazionale come ribadito anche dalla Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite appena lo scorso giugno. Secondo i dati attualmente vivono in Cisgiordania circa due milioni e 700mila palestinesi e 500mila coloni israeliani. Le violenze nella Regione sono nettamente aumentate dopo gli attacchi di Hamas nel sud di Israele dello scorso 7 ottobre e la successiva risposta di Israele nella Striscia di Gaza.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog hanno condannato l’accaduto. Anche Bezalel Smotrich ha condannato l’accaduto, nonostante il ministro delle Finanze e politico di estrema destra sia tra i principali fautori dell’allargamento, legalizzazione e costruzione di nuove colonie in Cisgiordania. Ha appena ottenuto dal governo l’approvazione a costruire una nuova grande colonia in pieno territorio patrimonio dell’UNESCO. “Continueremo a combattere l’idea pericolosa di uno stato palestinese e a creare fatti sul terreno”, aveva scritto sul social X. L’obiettivo delle sue politiche è annullare la creazione di uno stato palestinese.
Il suo Partito Sionista Religioso è piccolo ma fondamentale per la sopravvivenza del governo Netanyahu. Gli accordi di pace di Oslo prevedevano che gradualmente Israele avrebbe dovuto cedere tutto il territorio ai palestinesi. Da quando Smotrich è diventato ministro le costruzioni e i sequestri in territorio palestinese sono nettamente aumentati anche grazie al trasferimento a un’autorità civile del ministero della Difesa la gestione della Cisgiordania.