Il caso
Chi sono gli atleti ‘invisibili’ russi che hanno partecipato alle Olimpiadi di Parigi 2024 sotto la bandiera dell’Ain: perché non compaiono nel medagliere
Niente riferimenti al paese di appartenenza, nessun inno nazionale. Esclusi dalla cerimonia di apertura, non compaiono nella classifica del medagliere. Per scelta hanno deciso di gareggiare nonostante l'esclusione di Bielorussia e Russia. E c'è chi ha vinto una medaglia ma in pochi li conoscono
Sport - di Andrea Aversa
Un’atmosfera surreale per questi ragazzi giunti alle Olimpiadi di Parigi 2024. Niente tifo, qualche fischio, nessun Paese da rappresentare, nessuna bandiera da sventolare, nessun inno da cantare. Eppure hanno deciso di esserci e di competere con gli altri atleti. Nonostante il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) abbia escluso la loro Nazionale. Stiamo parlando, ad esempio, di Ivan Litvinovich, Mirra Andreeva e Diana Snaider. Rispettivamente uno sportivo bielorusso e due tenniste russe. Queste ultime due sono una nostra conoscenza: hanno giocato e perso la finale doppia di tennis contro le italiane Sara Errani e Jasmine Paolini.
Chi sono gli atleti bielorussi e russi che hanno partecipato alle Olimpiadi di Parigi
Questi tre atleti hanno gareggiato sotto la delegazione degli Atleti Individuali e Neutri (Ain). Il motivo? A Bielorussia e Russia è stato vietato di competere a questi Giochi Olimpici. Il primo Stato, oltre ad essere coinvolto nella guerra scatenata contro Kiev, è una dittatura nella quale è valida la pena di morte (l’unico Paese in Europa ad avere la pena capitale nel proprio ordinamento). La seconda, dopo la squalifica per doping avuta in occasione delle Olimpiadi di Tokio, è stata esclusa da quelle francesi proprio per aver invaso l’Ucraina. Tuttavia, quattro anni fa, 333 atleti russi gareggiarono per il Comitato olimpico russo. Un escamotage che consentì ai ragazzi e alle ragazze della Russia di poter competere con il loro colori nazionali.
- La differenza tra la nazionale degli indipendenti e quella dei rifugiati: il simbolo Ain sulla bandiera e la prima medaglia della storia
- Che vuol dire Ain la sigla della bandiera neutrale alle Olimpiadi, chi sono le avversarie che gareggiano contro Errani e Paolini: perché non rappresentano una nazione
- Anthony Ammirati, il saltatore con l’asta che ha ricevuto una proposta indecente
- Perché il padel non è sport olimpico, quali sono i requisiti che servono
La bandiera dell’Ain
Questa volta, invece, non è stata consentita alcuna scappatoia. In totale sono 32 gli atleti che fanno parte dell’Ain, quindici russi e diciassette bielorussi. Sono come dei fantasmi. Chi ha vinto medaglie, proprio come Litvinovich (oro nel trampolino elastico), Andreeva e Snaider (appunto, l’argento del doppio femminile di tennis), non compare nemmeno nella classifica del medagliere. Gli è stato persino vietato di sfilare durante la cerimonia di apertura. Il motivo? Come sanzione aggiuntiva, al comportamento folle di Vladimir Putin, per questi ragazzi è stato stabilita la non menzione nell’albo olimpico. Del resto la gran parte delle federazioni russe, su diktat del Cremlino, hanno boicottato le Olimpiadi e Mosca ha impedito qualsiasi copertura mediatica della manifestazione sportiva. Alla faccia dello spirito olimpico: qui ha scarseggiato da una parte e dall’altra e a pagarne le conseguenze sono stati proprio loro, gli atleti.