La mossa dell'ex presidente
Toti, dopo le dimissioni per il caso Liguria il governatore chiede la scarcerazione: 5 giorni per la decisione
Dopo le dimissioni una nuova richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Come ampiamente previsto l’ormai ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, tramite l’avvocato Stefano Savi, ha depositato questa mattina l’istanza di scarcerazione per l’ex governatore finito in manette il 7 maggio scorso e costretto nella sua villa di Ameglia dove si trova da oltre 80 giorni.
Richiesta che, come riferisce l’Agi, è stata recapitata via pec dal legale di Toti. I pubblici ministeri della Procura di Genova avranno due giorni per esprimere un parere, mentre il Gip cinque per una decisione. Richiesta, spiega Savi dopo le dimissioni di Toti, “basata sul fatto che non ci siano più i presupposti per mantenere la custodia”, discriminante utilizzata dal Gip e dal Riesame per negare nelle scorse settimane per negare la revoca degli arresti a Toti.
Savi ha anche smentito, tacciandole come “totale destituite di fondamento”, le notizie relative ad una possibile candidatura di Toti alle prossime elezioni regionali. “Come già dichiarato nel recente passato – prosegue Savi – Toti non sarà candidato, men che meno in tutti i collegi della Regione, come pubblicato da un quotidiano“.
Il voto in Liguria e i candidati a destra e sinistra
Le dimissioni di Toti aprono ora lo scenario del voto anticipato: secondo la legge il ritorno alle urne per gli elettori liguri va convocato entro 90 giorni dalle dimissioni. La prima data utile è quella del 27 ottobre ma è probabile che, considerato come in autunno tornino al voto anche i cittadini dell’Emilia-Romagna (voto già fissato tra il 17 e il 18 novembre) e dell’Umbria, si opti per un “election day”.
A mancare al momento sono però i candidati: Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture in quota Lega e indicato come il candidato del centrodestra, ha spiegato chiaramente che non ha intenzione di correre per la Liguria. “Oggi sarei solo una pezza per tamponare una situazione di emergenza. Quindi, cercherò di continuare a lavorare per amministratori pubblici come il sindaco Bucci, che nonostante i suoi problemi di salute era a Roma per difendere le infrastrutture della Liguria”, ha spiegato l’esponente del Carroccio in una intervista al Corriere della Sera.
A sinistra invece potrebbe andare in scena un tentativo di “campo larghissimo”. Matteo Renzi ha già annunciato che Italia Viva sarà nel centrosinistra alle regionali, nonostante abbia sostenuto per le Comunali di Genova il centrodestra di Marco Bucci.
Un contenitore vasto in cui dovrebbe trovare spazio ovviamente il Partito Democratico ma anche il Movimento 5 Stelle, anche se per ora dai pentastellati non vi sono conferme ufficiali. Quanto al nome, il candidato in ballo è l’ex ministro Dem Andrea Orlando.
Orlando pur non smentendo un suo impegno in Liguria, ha anche fatto sapere che “se emerge una candidatura che riesce a unire più della mia sarò il primo a sostenerla”.