Il presidente ai domiciliari
Toti si dimette, passo indietro del governatore della Liguria: la mossa per ottenere la libertà
Politica - di Redazione
Giovanni Toti alla fine è stato costretto a cedere. Il presidente della Regione Liguria si è dimesso dal suo ruolo: una scelta che Toti, arrestato il 7 maggio scorso, ha comunicato al presidente ad interim Alessandro Piana e ufficializzata facendo consegnare la lettera di dimissioni irrevocabili all’ufficio protocollo dell’Ente dall’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone su delega dello stesso Toti.
Liguria che dunque andrà al voto, con le elezioni che che dovranno essere fissate entro 90 giorni: probabile un “election day” assieme ad altre due Regioni attese al voto, ovvero Emilia Romagna e Umbria.
Toti, a due terzi del suo secondo mandato da governatore, era stato eletto presidente alla guida della Regione Liguria l’11 giugno 2015, confermato alle elezioni regionali del 2020.
Le dimissioni per la libertà
La prossima settimana l’avvocato Stefano Savi presenterà una nuova istanza di revoca delle misure cautelari ai domiciliari, a distanza di oltre due mesi dal primo arresto per corruzione e a pochi giorni dal secondo per finanziamento illecito.
“Libero” dalla carica di presidente, seppure agli arresti domiciliari, Toti dovrebbero ottenere la revoca dei domiciliari: da privato cittadino non ci sarebbe più la possibilità di inquinare le prove o reiterare il reato, le due eventualità che avevano spinto i giudici del Riesame a negare la revoca dei domiciliari a Toti nelle scorse settimane.
Dal giorno dell’arresto Toti, accusato di corruzione, è chiuso ai domiciliari nella sua villa di Ameglia. Secondo le accuse Toti avrebbe ricevuto tangenti in cambio di favori, in particolare la concessione di spazi del porto di Genova all’azienda di servizi portuali dell’imprenditore Aldo Spinelli. Quest’ultimo era stato arrestato a maggio assieme ad altre persone, tra cui lo stesso Toti e Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’autorità portuale che gestisce il porto di Genova.
La lettera di dimissioni di Toti
“Io sottoscritto, Giovanni Toti, con questa mia rassegno dimissioni irrevocabili da presidente della Giunta regionale della Liguria, carica alla quale sono stato proclamato con atto dell’ufficio centrale per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Liguria presso la Corte di appello di Genova in data 8/10/2020. Inoltro questa mia alle autorità in indirizzo per tutte le competenze di legge relative alla gestione transitoria dell’ente e l’avvio delle procedure per l’indizione di nuove elezioni“, questo il messaggio contenuto nella lettera di dimissioni di Toti.