Il doppio regime del pensiero di la Russa
I due La Russa
Editoriali - di Redazione Web
Sostiene La Russa: quelli di Casapound hanno fatto malissimo a picchiare il giornalista della Stampa, però anche lui… Perché non ha dichiarato di essere un giornalista? Ha fatto male a non dichiararlo… Sosteneva La Russa (forse non direttamente lui ma quasi tutti gli esponenti della destra): è indegno che la Corte d’Appello abbia ridotto la pena ai ragazzi coinvolti nell’uccisione del carabiniere Cerciello solo perché il carabiniere non aveva dichiarato di essere un carabiniere….
C’è qualcosa che non torna. Noi non vogliamo giudicare l’aggressione di Andrea Joly, le colpe o le attenuanti. Né vogliamo giudicare l’uccisione del carabiniere. Ci limitiamo a ragionare sul “doppio regime del pensiero”. Non parliamo del solito doppiopesismo, che è un’altra cosa ed è legato a fenomeni classici di opportunismo. Non ci preoccupa l’opportunismo, che è un prodotto antico e talvolta persino nobile della politica. Il “doppio regime del pensiero” è una cosa diversa. E riguarda il tema sollevato recentemente dal ministro Nordio – permetteteci di ironizzare – sulla fenomenologia dello spirito di Hegel. Il quale – la diciamo molto all’ingrosso – sosteneva che non si può fare coincidere un’idea, o una cosa, con il suo contrario. Ecco, qui invece siamo proprio alla coincidenza tra pensiero e non pensiero. Tra “A” e “non A”. Ed è una cosa che ti costringe a sollevare un dubbio sull’esistenza del pensiero…