La nuova leader Dem
Kamala Harris, primo discorso alla Casa Bianca dopo il ritiro di Biden: “Sua eredità senza pari nella storia moderna”
Esteri - di Redazione
Il primo discorso pubblico da candidata democratica in pectore alle prossime presidenziali degli Stati Uniti del 5 novembre. Kamala Harris, vicepresidente di Joe Biden, che domenica dopo settimane di incessante pressing del suo stesso partito ha gettato la spugna ed ha annunciato il ritiro dalla corsa alla Casa Bianca, si mostra per la prima volta in pubblico da probabile nuova candidata Dem.
Harris lo ha fatto ad un incontro nel south lawn della Casa Bianca con le squadre del campionato della National Collegiate Athletic Association (NCAA). Un incontro in cui, pur non facendo mai riferimento alla sua candidatura alle presidenziali, non sono mancate parole al miele per il “suo” presidente.
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Il primo discorso di Kamala Harris
Harris ha ringraziato Biden per “la sua eredità” che “non ha pari nella storia moderna”, lodando “l’onestà e l’integrità” del presidente. Biden “ha già superato l’eredità della maggior parte dei presidenti che hanno ricoperto due mandati in carica”, ha aggiunto la vicepresidente, raggiante e con un filo d’emozione nelle sue parole.
Harris, che Biden ha ufficialmente sostenuto per sostituirlo come candidata del Partito Democratico alle elezioni di novembre dopo il suo passo indietro, ha affermato di essere stata “testimone in prima persona di quanto abbia lottato ogni giorno per i cittadini: gli sono estremamente grata”.
La partita per il candidato vicepresidente
In attesa della convention democratica di Chicago, che si terrà dal 19 al 22 agosto e in cui Harris salvo clamorosi colpi di scena verrà indicata come candidata del partito alle presidenziali, negli Stati Uniti in realtà è già tempo di cercare il profilo giusto come candidato vicepresidente.
Come riporta il Wall Street Journal, Harris avrebbe già telefonato a tre potenziali vice: i governatori Roy Cooper (North Carolina), Josh Shapiro (Pennsylvania) e Andrew Beshear (Kentucky. Tutti e tre hanno già dato il loro “endorsement” a Harris, con Shapiro e Cooper che guidano due Stati in bilico e che come Harris sono stati attorney general, procuratori generali, dei loro Stati.
I sondaggi su Harris contro Trump
Impazzano intanto i sondaggi sul nuovo possibile scontro per la Casa Bianca, quello tra Kamala Harris e Donald Trump. La vicepresidente, prossima all’investitura del partito, va già meglio di Joe Biden, entrato in crisi dopo la tremenda performance fornita nel dibattito tv contro Trump.
Ma Harris, secondo gran parte dei sondaggi, è ancora troppo lontana al momento per battere Trump, potendo però contare su diversi mesi per affrontare la campagna elettorale.
Secondo la televisione americana Abc Trump è nettamente avanti con il 46% delle intenzioni di voto su Kamala Harris (42%) sulla media di 37 sondaggi effettuati, un divario che però si va riducendo.
Secondo il Washington Post, nella media degli undici sondaggi seguiti al dibattito, Trump è avanti di 1,5 punti su Harris rispetto a 1,9 punti su Biden. Lo scarto più ampio è quello registrato dal sondaggio Economist/YouGov: cinque punti a favore del Tycoon con Trump al 44% e Harris al 39%, ma quest’ultimo è un sondaggio del 16 luglio, con Biden ancora in corsa. Solo il sondaggio Post-ABC-Ipsos vede la Harris in vantaggio di due punti: 49% contro il 47% dell’ex presidente.