L'allarme

Attentato a Trump, il complotto dell’Iran per colpire il candidato presidente USA: rafforzata la sicurezza prima del comizio

Le informazioni a Secret Service e campagna di Trump. Segnalato anche il rischio di tenere comizi all'aperto, come quello di Butler. Teheran: "Minacce infondate e dannose, Trump un criminale che deve essere punito in tribunale per la morte di Suleimani"

News - di Redazione Web

17 Luglio 2024 alle 10:04 - Ultimo agg. 17 Luglio 2024 alle 10:05

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Republican presidential candidate former President Donald Trump is helped off the stage at a campaign event in Butler, Pa., on Saturday, July 13, 2024. (AP Photo/Gene J. Puskar)
Republican presidential candidate former President Donald Trump is helped off the stage at a campaign event in Butler, Pa., on Saturday, July 13, 2024. (AP Photo/Gene J. Puskar)

A tutte le teorie del complotto emerse nei giorni scorsi dopo l’attentato a Donald Trump durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, se ne aggiunge un’altra, che anche se senza effettivi riscontri delinea uno scenario se possibile ancora più grave sia per quanto riguarda la sicurezza che per quanto concerne la politica internazionale. CNN ha riportato di un presunto complotto dell’Iran per assassinare il tycoon, candidato dei Repubblicani alle elezioni presidenziali previste nell’autunno del 2024, del quale le autorità americane sarebbero state informate dall’intelligence. La notizia è stata diffusa mentre a Milwaukee è in corso la Convention del partito che nominerà ufficialmente Trump candidato. Indiscrezioni smentite seccamente dall’Iran.

Non c’è alcun riscontro su un possibile collegamento tra Thomas Matthew Crooks, il 20enne accusato dell’attentato eliminato dai cecchini del Secret Service, e la fantomatica pista iraniana. Il piano non avrebbe nulla a che vedere sull’episodio di Butler. È comunque intrinsecamente legato in termini generali. Quello che scrive CNN, citando fonti della sicurezza nazionale, è che il Secret Service e la campagna di Trump erano informate delle minacce. “Il National Security Council e i Servizi Segreti si sono confrontati ad un alto livello per assicurarsi che il monitoraggio continuasse. Il Secret Service ha condiviso queste informazioni” e “la campagna di Trump è stata informata di una minaccia in evoluzione”.

L’allarme al Secret Service e alla campagna di Trump sulle minacce a Trump

A questo punto il Secret Service avrebbe aumentato i dispositivi di sicurezza, risorse e misure per la protezione dopo la notizia di un allarme dell’intelligence di una minaccia da parte di un Paese straniero. Aspetto che aggrava dubbi e perplessità sul dispositivo di sicurezza che ha comunque permesso a un ragazzo di salire su un tetto, ad appena 150 metri dal punto in cui Trump stava tenendo il suo comizio, e di aprire il fuoco con il suo fucile AR-15. “Non commentiamo nel dettaglio la sicurezza del presidente Trump. Tutte le domande devono essere indirizzate al Secret Service degli Stati Uniti”, ha fatto sapere la campagna di Trump. Neanche l’FBI, che sta conducendo le indagini sull’accaduto in Pennsylvania, ha voluto commentare.

“Come abbiamo detto più volte, abbiamo monitorato le minacce iraniane contro gli ex funzionari dell’amministrazione Trump per anni, a partire dall’ultima amministrazione”, ha detto Adrienne Watson, portavoce dell’NSC, in una nota. “Queste minacce derivano dalla volontà dell’Iran di vendicarsi per l’uccisione di Qassem Soleimani“, l’ex comandante delle Forza Qods eliminato a Baghdad, in Iraq, in un’operazione americana nel 2020. Per fronteggiare eventuali minacce dell’Iran, gli Stati Uniti “hanno investito risorse straordinarie per acquisire di informazioni supplementari su queste minacce, fermando gli individui coinvolti in queste minacce, migliorando i sistemi di protezione dei potenziali obiettivi di queste minacce, impegnandosi con partner stranieri e ammonendo direttamente l’Iran”.

Il rischio di tenere comizi all’aperto

CNN ha aggiunto che i funzionari dei Servizi avrebbero più volte avvertito la campagna di Trump dei rischi di tenere comizi all’aperto. “Il Secret Service e altre agenzie ricevono costantemente nuove informazioni su potenziali minacce e prendono misure per adeguare le risorse, se necessario”, ha affermato Anthony Guglielmi, portavoce dell’agenzia. “Non possiamo commentare alcun flusso specifico di minacce specifico, se non per dire che il Secret Service prende sul serio le minacce e risponde di conseguenza”. Gli eventi che si tengono all’interno di spazi chiusi possono essere controllati più agevolmente. Una fonte ha comunque aggiunto che a un certo punto la campagna ha smesso di organizzare eventi spontanei e informali in cui gli ospiti non venivano preventivamente selezionati dai servizi segreti.

La smentita di Teheran: “Accuse maligne e infondate”

La missione di Teheran alle Nazioni Unite ha intanto già smentito le accuse, definendole “maligne”, sul complotto per colpire Trump. “Queste accuse sono infondate e dannose. Dal punto di vista della Repubblica islamica dell’Iran, Trump è un criminale che deve essere perseguito e punito in un tribunale per aver ordinato l’assassinio del generale Soleimani. L’Iran ha scelto la strada legale per consegnarlo alla giustizia”, ha detto un portavoce della missione all’ONU. “Vi ho detto esplicitamente che avremmo fatto ricorso a procedure e quadri legali e giudiziari a livello nazionale e internazionale per assicurare alla giustizia i responsabili e i consiglieri militari dell’assassinio del generale Soleimani. Lo abbiamo fatto finora e continueremo a farlo, gli americani hanno detto apertamente di aver assassinato il comandante”, ha aggiunto alla CNN il ministro degli esteri ad interim Ali Bagheri Kani.

17 Luglio 2024

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