Il caso dei Giovani Fdi
Meloni: non siamo fascisti ma difendiamo le nostre radici…
Quali sarebbero queste radici di Fratelli d’Italia che si vogliono conservare? Beh, quelle fasciste, non ce ne sono altre. Cioè esattamente quelle che venivano esaltate dai ragazzi beccati da Fanpage.
Politica - di Redazione Web
Dopo la “gaffe” dell’attacco ai giornalisti che avevano beccato i ragazzi di “Fratelli d’Italia” inneggiare al fascismo e persino al nazismo, Giorgia Meloni ci ha ripensato e ha tentato di mettere una toppa. Ha scritto una lunga lettera al suo partito per chiedere che queste manifestazioni goliardiche non si ripetano più. Ha giurato che il suo partito ha rotto col fascismo, tanto che ha votato la dichiarazione del Parlamento europeo contro fascismo e comunismo. Ha detto che in Fdi non c’è nessuna doppiezza e poi ha aggiunto, forse involontariamente: “Non c’è trucco non c’è inganno”, che è la frase che pronunciano sempre i “maghi” alla fiera quando, con un gioco di prestigio, ti ingannano e nascondono il trucco…
La Presidente del Consiglio ha spiegato che l’obiettivo del suo partito è quello di cancellare “la palude socialdemocratica”, confermando in modo esplicito l’obiettivo reazionario della destra, e il programma di attacco alle grandi conquiste e ai nuovi diritti sociali maturati negli ultimi settant’anni in Europa. Poi ha dedicato diverse righe al rilancio del patriottismo e ha spiegato che” lo scontro è tra chi vuole guardare al futuro difendendo le sue radici, e chi invece quelle radici vorrebbe estirparle reputando l’identità e l’appartenenza un ostacolo”. Possiamo dire che con quest’ultima frase ha cancellato tutta la parte precedente del discorso. Quali sarebbero queste radici di Fratelli d’Italia (figli del Msi) che si vogliono conservare? Beh, quelle fasciste, non ce ne sono altre. Cioè esattamente quelle che venivano esaltate dai ragazzi beccati da Fanpage.