Le elezioni in Francia
Perché Mbappè e Thuram chiedono di andare a votare contro i fascisti in Francia
Didier Deschamps, ct della nazionale francese, ha appoggiato gli appelli dei suoi calciatori senza commentare direttamente le loro dichiarazioni. Ha riconosciuto che i calciatori, come cittadini, hanno il diritto di esprimere le loro opinioni, specialmente in un momento così cruciale per il Paese.
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Dalle piazze ai campi (di calcio). La Francia antirazzista e antifascista si mobilita. Tutti contro Marine Le Pen e il suo Rassemblement National, il principale partito di estrema destra francese, che alle elezioni europee della settimana scorsa in Francia era risultato il partito più votato. Dall’alleanza politica della gauche plurale, con socialisti, comunisti, Verdi, la France Insoumise di Melenchone, e da ultimo anche Place Publique, con il leader Raphaël Glucksmann che ha affermato «Mi importa solo che il Rassemblement National non vinca le elezioni e vada al governo».
Poi quella di piazza. Imponente, diffusa. Secondo la Cgt, almeno 600mila persone hanno marciato in tutta la Francia, delle quali 250mila a Parigi. Una marea umana animata dai sindacati e da diverse associazioni, tra cui SOS Racisme, la Ligue des Droits de l’Homme e i sindacati studenteschi Fage e Unefé. Una protesta che si tinge di Bleu, il colore della maglia della nazionale di calcio francese, impegnata negli Europei in Germania. Marcus Thuram, attaccante ventiseienne della nazionale francese e dell’Inter (e figlio di un celebre difensore che giocò nel Parma dei miracoli), ha invitato i cittadini e le cittadine francesi a votare alle prossime elezioni legislative che si terranno fra il 30 e il 7 luglio. Il suo però non è stato un generico appello al voto: Thuram ha esortato a votare per evitare una nuova vittoria del RN: “La situazione mi mette tristezza, la cosa è molto seria. Nello spogliatoio, dopo l’amichevole con il Canada, abbiamo ricevuto la notizia e siamo rimasti scioccati. Questa è la triste realtà della nostra società. Come ha detto Ousmane Dembelé, dobbiamo votare e lottare come cittadini affinché il RN non vinca e non passi”.
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Thuram ha invocato l’appoggio del gruppo squadra: “Spero che tutti i miei compagni condividano la mia opinione. Capisco che alcuni giocatori possono cavarsela dicendo semplicemente ‘andate a votare’, ma penso che questo non basti, bisogna spiegare come si è arrivati a questo stato di cose”. Thuram ha sottolineato come il calcio possa unire tutti, ricordando che la maglia Bleu della Francia rappresenta questi valori fondamentali. Dopo nemmeno 24 ore è sceso in campo Kylian Mbappé, la star dei Bleu, uno dei calciatori più forti del mondo, che ha appoggiato Thuram, impegnandosi i in un discorso politico contro l’estremismo, “contro coloro che dividono”, a favore di inclusione, rispetto, tolleranza, aggiungendo forse il passaggio più importante, cioè che la sua voce, la voce di Kylian Mbappé deve arrivare il più possibile, non escludendo che gli stessi calciatori francesi potrebbero organizzare qualcosa per spingere i francesi ad allontanare lo spettro della destra estrema. Didier Deschamps, ct della nazionale francese, ha appoggiato gli appelli dei suoi calciatori senza commentare direttamente le loro dichiarazioni. Ha riconosciuto che i calciatori, come cittadini, hanno il diritto di esprimere le loro opinioni, specialmente in un momento così cruciale per il Paese.