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Tattoo Records: chiude a Napoli lo storico negozio di dischi
L'annuncio su Facebook del proprietario: "Ho 72 anni e diverse patologie e qui non si vendono altro che pozze e pesce fritto scongelato male e puzzolente"
Cronaca - di Andrea Aversa
Il prossimo 15 ottobre una saracinesca si abbasserà per sempre su un glorioso negozio del centro storico di Napoli. Un piccolo locale, uno dei rari esemplari rimasti a rappresentare un’attività commerciale che si svolge ormai online o nei grandi magazzini: la vendita di dischi. Chiude infatti i battenti, Tattoo Records, piccolo angolo di musica e cultura sito in piazzetta Nilo. A darne comunicazione lo stesso proprietario, Enzo Pone. Quest’ultimo, 72 anni, ci ha tenuto a fare una precisazione: l’attività di vendita di cd e vinili proseguirà, in piccola parte e per pochi e affezionati clienti, presso gli uffici di corso Amedeo di Savoia, sempre a Napoli.
Chiude Tattoo Records a Napoli
Inoltre, lo storico gestore, ha fornito un paio di spiegazioni che hanno motivato la sua scelta. Con la promessa che a partire dal prossimo 15 ottobre, comunicherà ai cittadini tutti i motivo che l’hanno spinto a chiudere la famosa sede. Questo il suo post pubblicato su Facebook e che ha già ottenuto centinaia di interazioni, diventando virale: “A tutte le migliaia di persone e a tutti gli amici che in questi 42 anni hanno condiviso questa esperienza umana e professionale unica e incredibile: il 15 ottobre sarà l’ULTIMO giorno di lavoro del nostro negozio Tattoo Records di piazzetta Nilo 15. Chiudiamo. Smettiamo di esistere, ‘quasi’, perché continueremo l’attività comprando e vendendo vinili e cd dal nostro ufficio sito a corso Amedeo di Savoia sempre in Napoli!
Il post su Facebook
Sono più di una le ragioni di questa difficile scelta, tutte non banali. Per adesso ne citeremo solo alcune, altre verità sulla scelta di abbandonare questo meraviglioso lavoro preferiamo esporle dopo il 15 ottobre. Il motivo principale è il mio precario stato di salute; ho 72 anni e diverse patologie, faccio sempre più fatica, seppure assistito da complici straordinari, a portare avanti questa attività, come sollevare una cassa piena di vinili, o preparare i panchetti la mattina per esporre i dischi. Inoltre piazzetta Nilo, negli ultimi anni è diventata una realtà non tanto facile da vivere professionalmente per chi tende a vendere un prodotto diverso da una pizza o un cuoppo puzzolente di pesce scongelato male. Abbandono il negozio NON l’attività; proverò a conservare un rapporto lavorativo con alcuni clienti degni e desiderosi di condividere questa nuova esperienza“.