Le parole del governatore
Per Bankitalia servono più migranti ma il governo li affoga
Panetta elenca fatti. Non ne trae le conseguenze politiche. Traduciamo noi il suo discorso in termini politici: è urgente una svolta e la sostituzione del governo di destra con un governo socialista.
Editoriali - di Piero Sansonetti
Nella sua relazione annuale sullo stato dell’economia, il governatore di Bankitalia Fabio Panetta ci ha fornito molte interessanti informazioni e valutazioni, tra le quali ne scelgo due.
La prima è che il calo demografico determinerà di qui al 2040 una crisi gravissima nella produzione. Il nostro Pil crollerà. Manca la forza lavoro. E per contrastare questa tendenza c’è un solo modo: aumentare il flusso dell’immigrazione dall’Africa, dall’Asia e dall’America latina.
Operazione abbastanza semplice, visto che la spinta all’emigrazione dai paesi più poveri verso l’Europa è una tendenza naturale della storia. Basta non contrastarla. E per non contrastarla sarebbe sufficiente rispettare le leggi anziché varare nuove leggi scombiccherate, fasciste e incostituzionali.
La seconda osservazione che ci ha fornito Panetta – e che in parte conoscevamo – è che la distanza tra i salari nei principali paesi europei e i salari italiani è abissale.
I salari medi in Europa sono circa del 15 per cento superiori ai salari italiani (parliamo di salario per ora lavorata), quelli di Francia e Germania sono superiori ai nostri del 25 per cento.
Nell’ultimo anno lo scarto tra i salari di Francia e Germania e i nostri è quasi raddoppiato, lo scarto tra il salario medio europeo e i nostri è più che triplicato.
Fabio Panetta non è un pericoloso estremista di sinistra. Non fa parte dei centri sociali, né delle Ong, e non è neppure un vescovo. Non è di centrosinistra, è stato scelto da Giorgia Meloni ed è stato persino candidato a fare il ministro dell’economia nel governo di centrodestra.
Ed è lui a dichiarare in modo molto semplice quali sono le due emergenze in Italia: il deficit di immigrazione (non l’eccesso: il deficit) e dunque la necessità almeno di raddoppiare gli arrivi ogni anno; e la modestia dei salari che devono mettersi in linea con la media europea e quindi ottenere un aumento più o meno del 20 per cento.
Diciamolo più semplicemente: accoglienza e salario minimo. Forse per il salario minimo non bastano i 9 euro: ce ne vorranno 10 o 11. Queste due cose sono urgentissime.
È curioso notare come le indicazioni di Panetta non è che non collimino coi programmi e gli slogan dei partiti di governo: ne sono l’esatto opposto.
La destra ha respinto il salario minimo, anche con un po’ di sdegno, e ha varato una serie di leggine e decreti che ostacolano i soccorsi in mare riducendo il numero degli arrivi attraverso il meccanismo più semplice: l’aumento dei morti affogati.
Panetta elenca fatti. Non ne trae le conseguenze politiche. Traduciamo noi il suo discorso in termini politici: è urgente una svolta e la sostituzione del governo di destra con un governo socialista.