Il monitoraggio
Campi Flegrei, installate nuove strumentazioni alla Secca delle Fumose nel golfo di Pozzuoli
Una nuova iniziativa dell'INGV per monitorare i parametri utili a stimare l’energia associata al processo di degassamento sottomarino e per il monitoraggio delle eventuali variazioni
Cronaca - di Piero de Cindio
E’ stato installato da un gruppo di subacquei dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) presso la cosiddetta Secca delle Fumose al centro del Golfo di Pozzuoli, un nuovo sistema di monitoraggio geochimico. L’installazione, che è stata realizzata con il contributo del Dipartimento della Protezione Civile, va a potenziare la rete Medusa che è già presente in zona e ha l’obiettivo di implementare l’infrastruttura di ricerca e monitoraggio geochimico multiparametrico dell’INGV. In particolare con le nuove strumentazioni si studierà il processo di degassamento idrotermale sottomarino.
IL MONITORAGGIO DELLA TEMPERATURA
A essere rilevata dal nuovo sistema che è stato installato nella caldera dei Campi Flegrei nel Golfo di Pozzuoli saranno in particolare: la temperatura delle emissioni idrotermali nel fondo; la concentrazione di CO2 (anidride carbonica) di origine vulcanica disciolta nell’acqua; la corrente marina. Tutti questi parametri sono utili per stimare l’energia associata al processo di degassamento sottomarino e per il monitoraggio delle eventuali variazioni.
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L’INSTALLAZIONE DELLE STRUMENTAZIONI
L’installazione è stata resa possibile grazie al gruppo subacquei dell’INGV, coordinati dall’Unità Funzionale di Geochimica dei Fluidi dell’INGV-Osservatorio Vesuviano, in coordinamento con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e le altre Autorità preposte alla tutela del territorio.
L’AREA DI MONITORAGGIO
L’area interessata è stata individuata in un particolare settore del Golfo di Pozzuoli noto come “Secca delle Fumose”, già oggetto di studi e monitoraggio e dove è prevista l’installazione di altre strumentazioni scientifiche marine. Questa nuova strumentazione potenzia nel settore sommerso della caldera, che presenta oggettive difficoltà logistiche, l’infrastruttura di Reti Multiparametriche già esistente nella caldera dei Campi Flegrei.