La decisione dei giudici
Julian Assange non sarà estradato negli Usa (per ora): la Corte Reale di Giustizia britannica ha chiesto garanzie al governo Usa
L'Alta Corte ha dato tre settimane di tempo all'esecutivo statunitense per rispondere ad alcuni punti specifici, posti a garanzia dell'incolumità di Assange. Le ipotesi giudiziarie a disposizione della difesa, per evitare il trasferimento in una prigione americana con conseguente condanna, sono la possibilità di presentare appello e - in ultima istanza - fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
News - di Redazione Web
La sentenza della Royal Courts of Justice sull’estradizione del fondatore di Wikileaks Julian Assange era attesa da tempo. La Corte potrebbe stabilire una nuova udienza di appello o Assange potrebbe ricorre all’opzione finale di doversi rivolgere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Ma se quest’ultima opzione non funzionasse, Assange può essere estradato negli Stati Uniti, cosa contro cui combatte da cinque anni. In una sentenza del gennaio 2021, un giudice distrettuale ha affermato che Assange non dovrebbe essere inviato negli Stati Uniti, citando un rischio reale e “opprimente” di suicidio.
Chi è Julian Assange e di cosa è accusato
Tuttavia, il giudice si è pronunciato contro di lui su tutte le altre questioni, inclusa la tesi secondo cui agiva come giornalista. Se ad Assange viene negato il permesso di ricorrere in appello, la sua unica possibilità per evitare di essere inviato negli Stati Uniti è chiedere alla Corte europea dei diritti dell’uomo di fermare il volo. Se ottiene il permesso, avrà nuovamente un’udienza di appello completa.
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La battaglia per e di Julian Assange
E di fatto, l’Alta Corte britannica ha stabilito che Julian Assange non sarà estradato immediatamente negli Usa. La corte chiede garanzie al governo degli Stati Uniti. Nella sentenza si legge che la Corte “ha dato al Governo degli Stati Uniti 3 settimane per fornire garanzie soddisfacenti sui seguenti punti: a) che il Sig Assange potrà fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti (che protegge la libertà di parola), b) non sarà pregiudicato durante il processo (compresa la sentenza) in ragione della sua nazionalità (è cittadino australiano) e che gli saranno concesse le stesse protezioni del Primo Emendamento di un cittadino degli Stati Uniti, c) che la pena di morte venga esclusa“.