La cantante
Angelina Mango, dopo la vittoria e la “Rondine” a Sanremo: “A mio padre ruberei la mente, a mia madre la voce”
Sarà all'Eurovision Song Contest. "Mi sembrava difficile pensarmi come cantautrice. Vincere è stata una spinta per dire 'sono davvero questa'". Diventata virale la sua versione de "La Rondine" nella serata cover
Spettacoli - di Redazione Web
Angelina Mango ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera. Lo scorso febbraio ha vinto il Festival di Sanremo. Classe 2001, è figlia d’arte: del cantante Pino Mango e della cantante Laura Valente. “A mia madre la voce. A mio padre la mente, l’apertura mentale”, ha risposto a una domanda su cosa ruberebbe dei genitori. La vittoria a Sanremo le ha dato più consapevolezza. “Mi sembrava difficile pensarmi come cantautrice: sapevo che ero così, ma finché non lo hanno detto gli altri non mi sono sentita a mio agio. Vincere è stata una spinta per dire ‘sono davvero questa’. Mi psicanalizzo molto con le canzoni …”.
A maggio 2023 era finita seconda al talent show Amici di Maria De Filippi. Neanche un anno dopo ha vinto il Festival di Sanremo 2024 con la canzone La noia. 67 milioni di stream audio e video, parteciperà anche all’Eurovisione Song Contest. Una canzone nata in due fasi: “Quella in studio con Dardust e Madame: è stato interessante conoscerli di persona e farmi scoprire da loro. E poi quella seduta alla scrivania della mia camera mentre cercavo qualcosa di autobiografico da raccontare”.
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L’omaggio al padre Pino Mango
Nella serata delle cover, la quarta del Festival, che si tiene di solito il venerdì, Mango ha omaggiato il padre, con una sua versione della canzone La Rondine, uno dei successi più grandi del cantante lucano. “Nella serata delle cover ho sentito tanta responsabilità ma sapevo che era una cosa giusta da fare, una cosa che andava al di là della carriera: avevo da dare un’ondata di verità e amore. Per la carriera invece è stata catartica la serata finale, anche il solo essere nei primi cinque è stato una festa, saltellavo”.
La famiglia Mango e la musica
“La musica per me è condivisione. Mi ricordo che mio fratello – ha raccontato – , ha sei anni più di me, spesso si metteva al pianoforte e io cantavo e ballavo perché non ho mai vissuto la musica solo con la voce ma con tutte le parti del corpo. E i nostri genitori stavano lì ad ascoltarci. Sono momenti che restano e sono diventati un’abitudine che ancora oggi rimane nei pranzi di famiglia. Papà raccontava spesso di quando un giorno entrando in casa trovò mio fratello in camera che scriveva una canzone, io che suonavo una tastierina nella mia, e mamma nello studio che registrava: ‘e io con chi parlo?’”.