Un fenomeno

Moana Pozzi, chi era e di cosa è morta l’attrice hard icona di un’epoca: la malattia, la politica, “è viva”

L'icona del cinema a luci rosse che ha segnato un'epoca. Nella serie "Supersex" è interpretata dall'attrice Gaia Messerklinger

Cinema - di Redazione Web - 6 Marzo 2024

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COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE
COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE

Per alcuni Moana Pozzi è ancora viva: la storia di una delle pornostar più famose di sempre è ammantata da un certo alone di mistero, che non accenna a diradarsi. Quello che è certo è che incontrò Rocco Siffredi a Roma, nel 1987, tramite Riccardo Schicchi. Sono soltanto tre dei protagonisti al centro della serie tv Supersex, disponibile sulla piattaforma streaming Netflix dal 6 marzo, ispirata alla vita del più grande attore porno italiano. Rocco Siffredi nella serie è interpretato dall’attore Alessandro Borghi, Moana Pozzi è interpretata da Gaia Messerklinger, attrice di origini austriache già nota per la sua partecipazione a Il paradiso delle signore.

Anna Moana Rosa Pozzi era nata a Genova il 27 aprile del 1961, figlia di un fisico nucleare e di una casalinga. Per il lavoro del padre, la famiglia spesso si spostava. Brasile, Canada, Francia. Studiò al liceo scientifico e al conservatorio chitarra e clavicembalo. A soli 18 anni si trasferì a Roma. Esordì davanti a una telecamera in Smorza ‘e llights ovvero Caserta by night, un film di Arnaldo Delehaye con Renzo Arbore. Si spogliò in una camera da letto nella Reggia di Caserta. Era il 1980.

La storia di Moana Pozzi

A Roma fece la modella, partecipò con piccole parti in commedie italiane, cominciò a condurre il programma per bambini su Rai2, “Tip Tap Club”. Alternava pseudonimi, fino a quando i dirigenti Rai la scoprirono e la allontanarono dal programma. Entrò ufficialmente nel mondo del porno nel 1987: Fantastica Moana era diretto da Riccardo Schicchi. Pozzi aveva un contratto con l’agenzia Diva Futura. Fu soltanto l’inizio di un fenomeno conteso anche da giornali e televisioni. Rilasciò un’intervista a Pippo Baudo rimasta nella storia.

Nacque la rivalità con Ilona Staller in arte Cicciolina. Pozzi registrò anche delle canzoni e pubblicò un libro in cui recensiva le performance sessuali dei personaggi famosi con cui era stata a letto. Con Schicchi e Mauro Biuzzi fondò un partito, il Partito dell’Amore. Si candidò alle politiche del 1992 e alle amministrative a Roma. Non venne eletta ma prese 12.393 voti nominali, più di Umberto Bossi e di Francesco Rutelli. Il partito morì con lei. Era il 15 settembre del 1994, a Lione: una delle città in cui aveva vissuto da bambina e alle quali era più legata. Aveva 33 anni, si trovava nell’Hotel-Dieu.

Com’è morta Moana Pozzi

La sua morte è stata ufficialmente attribuita a un tumore al fegato, si è parlato anche di epatite cronicizzata. Ancora oggi la sua morte è fonte di retroscena e teorie che sfiorano il deliro o il complottismo. Come succede con altri personaggi iconici che hanno segnato un’epoca – Elvis Presley, Jimi Hendrix, Jim Morrison – spunta a intervalli regolari qualcuno che giura di aver visto Pozzi via da qualche parte. “Moana è viva, è viva!”.

Rocco Siffredi e Moana Pozzi

“Una bellissima amicizia – Siffredi ha descritto così in un’intervista a Il Corriere della Sera il suo rapporto con Pozzi – Ero l’unico attore che lasciava entrare in camera sua mentre degli altri diceva: ‘Questi sono tutti pazzi’. Sembrava lì per caso, così elegante e sensibile, ma era professionale al massimo livello. Forse voleva solo essere conosciuta e Riccardo Schicchi l’ha resa famosa. È quella che ha sofferto di più”. In uno dei momenti più intimi e profondi della serie Siffredi dice a Moana: “A te il sesso non ti piace”. E lei risponde: “Facciamo che rimanga il nostro segreto”.

6 Marzo 2024

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