Al voto domenica 10 marzo

Chi è Luciano D’Amico: il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Abruzzo, ex rettore e docente

L'"uomo di sinistra" che è riuscito a mettere d'accordo Schlein, Conte, Calenda, Renzi. Un unicum in Italia, nell'opposizione litigiosa e frammentata. "Destra primatista nello sfasciare i conti pubblici e nel fare macelleria sociale"

Politica - di Redazione Web

5 Marzo 2024 alle 13:14 - Ultimo agg. 9 Marzo 2024 alle 08:56

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SCREENSHOT DA LA7
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Luciano D’Amico è stato definito al Corriere della Sera da Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, “un competente che dovunque è stato, all’azienda dei trasporti o all’università di Teramo, ha sempre messo insieme delle ‘fabbriche di futuro’”. Commercialista, docente di Economia, ex rettore a Teramo: è in corsa per il centrosinistra per la Presidenza dell’Abruzzo. La sua candidatura ha allargato il campo dell’opposizione anche rispetto a quello che ha vinto in Sardegna. Oltre a Schlein e Conte anche Renzi e Calenda. Lo sfidante, candidato del centrodestra, è Marco Marsilio, governatore uscente. Si vota domenica 10 marzo.

D’Amico ha 64 anni. Figlio di contadini, nato nel teatino a Torricella Peligna, residente a Pescara. Si è laureato in Economia all’Università di Chieti e Pescara. Dal 2013 al 2018 è stato rettore dell’Università di Teramo. Dal 2014 è stato manager dei trasporti regionali, l’azienda Autolinee regionali pubbliche abruzzesi dal 2015 è stata accorpata nella Società Unica Abruzzese di trasporto. Si era già candidato alle regionali del 2019 come consigliere alla provincia di Teramo. Non venne eletto.

D’Amico, un uomo di sinistra

“Sono un uomo di sinistra – ha dichiarato a Repubblica – e ho voluto presentarmi così perché sentivo il bisogno di sconfessare questo luogo comune cresciuto tanto negli ultimi anni, quest’idea secondo la quale destra e sinistra sono ormai la stessa cosa, o comunque concetti superati. La differenza c’è, eccome. È una questione di giustizia sociale, equità, solidarietà. La destra, e lo dico con rispetto, è un’altra cosa. La nostra destra, poi, è primatista in due specialità: sfasciare i conti pubblici e fare macelleria sociale”.

Il programma di D’Amico per l’Abruzzo

D’Amico nel suo programma insiste sull’importanza di avere una visione di futuro. Più che del turismo – la risorsa di solito associata all’Abruzzo – parla dei poli industriali della Regione ma anche della mancanza di infrastrutture come linee ferroviarie o della A14 da tempo in rifacimento e senza terza corsia. E quindi la sanità e il lavoro.

Passeranno tutti quanti, i leader dei partiti, in Abruzzo. Da Schlein a Conte a Renzi e a Calenda. Occasione più unica che rara considerando la litigiosità e la frammentarietà delle opposizioni. D’Amico è appoggiato da: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione, Abruzzo Insieme, Riformisti e civici (Abruzzo Vivo, Partito Socialista, +Europa). L’Abruzzo è quello che negli Stati Uniti verrebbe definito “swing state”, negli ultimi anni ha cambiato spesso da destra a sinistra.

5 Marzo 2024

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