Nuovo libro in uscita
Vannacci candidato con la Lega: “Non sono una bandiera da sventolare, Mengoni in gonna? Non è Carnevale”
Il generale non scioglie la riserva sulla candidatura con Salvini. È stato sospeso per il libro "Il mondo al contrario". "Nessun rimorso. Rivendico la mia libertà di espressione del pensiero e delle opinioni"
News - di Redazione Web

Il generale Roberto Vannacci ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera. Giorni duri per l’ex comandante dell’Istituto Geografico Militare, quindi promosso lo scorso autunno a Capo di Stato Maggiore, appena sospeso per 11 mesi “con conseguente uguale detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio”. Dei giorni scorsi invece le notizie delle indagini per istigazione all’odio razziale e per truffa e peculato. “Amore e odio sono sentimenti e sono i propellenti della vita – ha detto il generale in un’intervista ricca di aneddoti – Chi vorrebbe cancellare l’odio vorrebbe cancellare il motore dell’universo, il combustibile che muove il mondo”. Per Vannacci in Italia non esiste patriarcato.
Vannacci è diventato famoso la scorsa estate dopo la pubblicazione de Il mondo al contrario, un libro in cui esprimeva idee e posizioni apertamente omofobe, razziste, sessiste e in generale offensive. Quel libro lo avvicinò alla destra, si è parlato molto di un’eventuale candidatura alle elezioni europee in programma il prossimo giugno con la Lega di Matteo Salvini, ed è diventato uno dei libri più venduti del 2023. Sulla pubblicazione era stata aperta un’inchiesta formale da parte del ministero della Difesa. “Mi piacciono le sfide – ha detto su una sua possibile candidatura – Ma devo capire se posso essere utile, e non una bandiera da sventolare. Non ho ancora deciso. Ho ricevuto anche altre offerte”. Sta uscendo con un nuovo libro, Il coraggio vince.
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Vannacci indagato
Sull’indagine per istigazione all’odio razziale: “La ritengo un’accusa totalmente infondata. Il mio libro è un’ode alle diversità. Ma l’elogio della diversità è ben diverso dalla discriminazione. La diversità consiste nel riconoscere caratteristiche diverse in ognuno di noi: cultura, origini, etnia, religione, credo politico. La discriminazione riguarda i diritti e la dignità; e nei miei libri non vi è traccia di questa esecrabile posizione ideologica”. Ha detto di non poter parlare delle accuse sul suo periodo a Mosca.
Ce l’ha con l’ostentazione, dice. Che il Gay Pride va bene una volta all’anno, ma “tutti i giorni, con una pressione continua, dà fastidio a molti. Non sono omofobo, ho comandato soldati omosessuali. Ma quando mi dicono che gay e lesbiche si nasce, non sono del tutto d’accordo”. Poiché “il genoma dell’omosessualità non l’hanno mai trovato; e i condizionamenti sociali sono importanti. Trovo inopportuna la massiccia esposizione di modelli omosessuali verso i bambini”. Vannacci fa quindi erroneamente dell’omosessualità una questione genetica.
“Il mondo al contrario” di Vannacci
Ricordiamo quel passaggio sui gay nel libro campione di vendite: “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, si legge in uno dei passaggi del libro. Un altro passaggio si chiedeva che “se non è nella natura dell’uomo essere cannibale, perché dovrebbe esserlo per il diritto alla genitorialità? Le coppie arcobaleno non sono normali. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale” che avrebbe vietato “termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, caghineri, cupio, buggerone, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale”. Si leggeva nelle pagine anche di legittima difesa e di “diritto all’odio e al disprezzo”.
“Mi hanno mandato la foto di Mengoni – ha detto sull’ultimo Sanremo – Quando si vede un uomo con la gonna, e non siamo in Scozia e non è Carnevale, ci si fa una risatina sotto i baffi”. Da brividi il passaggio sui genitori: “Perché privare i bambini del diritto di avere un padre o una madre? Certo, uno può perdere un genitore in un incidente, o per un divorzio. Ma se faccio la maratona parto con due scarpe, non con una scarpa e una ciabatta. Io, come molti, cerco di orientare le mie figlie verso l’eterosessualità”.
La sospensione di Vannacci
Sulla sospensione da parte del ministero guidato da Guido Crosetto: “Rientra tra le sue attribuzioni di ministro, così come rientra tra i miei diritti fare ricorso. E comunque, visto che la sospensione è connessa al mio libro Il mondo al contrario, le dico molto schiettamente che non ho alcun rimorso. Rivendico la mia libertà di espressione del pensiero e delle opinioni. Libertà su cui si fondano tutte le democrazie occidentali e diritto inviolabile, irrinunciabile e imprescrittibile di ogni cittadino, anche in uniforme”.