Il caso del generale
Pm a caccia di Vannacci, ha opinioni orride ma la sua candidatura scatena i magistrati
Vannacci è andato dritto dritto in bocca ai Pm. Prima l’hanno inquisito per una storia di note spese in Russia, reato considerato in Italia molto più grave di un eventuale reato di omicidio o di stupro. E ora gli stanno tirando addosso un’altra bastonata per un reato di opinione.
Politica - di Carlo Forte
Se glielo avessero detto subito che annunciando la sua candidatura alle europee si sarebbe tirato addosso un piccolo drappello di Pm, povero general Vannacci, avrebbe preferito restarsene rintanato nell’esercito, perdipiù con gli incarichi di prestigio e di potere già raggiunti, e avrebbe evitato la sovraesposizione. Ma sapete com’è la vita: specie se sei inesperto e travolto dall’ambizione, in politica inciampi subito.
Lui credeva che avere scritto un po’ di stupidaggini contro i gay in un libretto stampato a sue spese, e che ebbe un successo clamoroso e inaspettato, fosse sufficiente a portargli gli onori della politica e a garantirgli un seggio a Bruxelles.
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Ci aveva creduto anche Salvini – che è in difficoltà su tutti i fronti e deve difendersi dagli attacchi dei suoi governatori e dalle legnate della Meloni – il quale ha pensato che Vannacci, il generale anti-gay, potesse essere il guerriero che gli salvava la testa. Di Salvini si sa: è uno dei leader politici più ingenui nel non eccezionale parterre dei politici dell’ultima generazione.
E così Vannacci è andato dritto dritto in bocca ai Pm. Prima l’hanno inquisito per una storia di note spese in Russia, reato considerato in Italia molto più grave di un eventuale reato di omicidio o di stupro. E ora gli stanno tirando addosso un’altra bastonata per un reato di opinione.
Ora, che le opinioni del generale Vannacci siano orride, c’è poco da discutere. Sulla sua omofobia non mi pare si possa discutere. Si può magari discutere sul fatto che uno stato laico e liberale mandi alla sbarra le persone per reati di opinione. È andata così.
E adesso il generale più amato dalle Tv continuerà a essere amato dalle Tv, ma sarà costretto a pagare gli avvocati per evitare di beccarsi un paio di condanne penali. Il suo avvocato ha tuonato, giustamente indignato per le nuove accuse.
Spingendosi, magari, ad un paragone un pochino, pochino eccessivo. Ha detto che Vannacci è come Galileo Galilei, il quale fu condannato dall’Inquisizione, e dovette abiurare, ma poi si scoprì che aveva ragione lui.
E dopo qualche secolo è stato riabilitato. Sì – anche la Chiesa ha dovuto ammetterlo – la terra gira, come sostiene anche una famosa canzone di Jimmy Fontana… Capito? L’avvocato di Vannacci sostiene che magari tra qualche secolo bisognerà ammettere che i gay non sono persone normali… Diciamo che tra l’avvocato e i magistrati accusatori si è aperta una bella gara a chi è più… Vabbè, evitiamo la querela…