Dopo 5 giorni di ricerche

Crollo del cantiere a Firenze, trovato l’ultimo corpo senza vita: cinque i morti

Cronaca - di Redazione Web - 20 Febbraio 2024

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Firenze, Italia Cronaca Incidente sul lavoro nel cantiere del nuovo centro commerciale Esselunga, almeno 3 operai morti tra le vittime Nella foto : il cantiere luogo dell’incidente photo Marco Bucco
Firenze, Italia Cronaca Incidente sul lavoro nel cantiere del nuovo centro commerciale Esselunga, almeno 3 operai morti tra le vittime Nella foto : il cantiere luogo dell’incidente photo Marco Bucco

Cento ore a scavare ininterrottamente sono servite per recuperare il quinto corpo senza vita di un operaio disperso sotto le macerie del crollo del cantiere dell’Esselunga a Firenze. Il quinto lavoratore potrebbe essere Rachimi Bouzekri, il 56enne marocchino, residente a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Ora il bilancio definitivo del crollo avvenuto venerdì scorso è di cinque vittime e tre feriti. Ma ancora non ci sono certezze sulle identificazione delle salme.

Cinque giorni di ricerche

I vigili del Fuoco hanno lavorato giorno e notte per tirare fuori tutti gli operai finiti sotto il crollo del cantiere di via Mariti a Firenze. Nelle giornate del 16 e 17 febbraio sono state impegnati 80 vigili del fuoco, mentre i giorni successivi circa 60. “C’è il problema di abbinare i nomi ai corpi che sono in condizioni drammatiche, per cui è in corso una complessa attività di identificazione su ciò che resta di questi poveri operai, avviata con l’ausilio di esperti e che richiede competenze specifiche, anche di tipo genetico” ha affermato dal procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia. Nel cantiere i vigili del fuoco hanno spiegato che l’estrazione dalle macerie del corpo dell’operaio rintracciato anche con le sonde, “è complesso”.

Le ricerche dell’ultimo operaio

Dopo giorni di ricerche è stato trovato l’ultimo operaio, morto schiacciato sotto la trave di cemento armato che ha fatto crollare a catena tre solai del supermercato in costruzione. I vigili del fuoco sono riusciti ad aprire un piccolo varco nelle macerie per accedere alla zona dove alcuni testimoni avevano visto per l’ultima volta il 56enne. Bouzekri era lì, difficili le operazioni per tirarlo fuori dalle macerie.

Chi sono le vittime del crollo del cantiere a Firenze

Tra le vittime l’l’autotrasportatore Luigi Coclite e tre feriti che rispondono bene alle cure: è il bilancio terribile aggiornato del crollo nel supermercato in costruzione a Firenze mentre si è cercato senza sosta, sotto le macerie, l’ultimo corpo, quello di Bouzekri Rachimi, 56 anni, originario del Marocco. Gli altri tre morti sono magrebini come lui. Si chiamavano Mohamed Toukabri, un tunisino di 54 anni, Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Taoufik Haidar, 45 anni, entrambi connazionali marocchini. Vivevano, questi quattro operai stranieri, tutti in Lombardia. Haidar in precedenza aveva abitato a Bastia Umbra (Perugia) ed era stato pure iscritto alla Fillea Cgil, poi si è trasferito a Palazzolo sull’Oglio (Brescia), quindi da due mesi era a Chiuduno (Bergamo).

Il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi Sinistra Angelo Bonelli non esita a dire che “due vittime della strage del cantiere Esselunga erano irregolari e senza permesso di soggiorno. Non sono morti due irregolari ma due persone che non si è voluto regolarizzare a causa di leggi criminali e ipocrite”. La polemica è aperta. Del crollo a Firenze se ne parla anche in Vaticano. Papa Francesco esprime “cordoglio” e “dolore” alle famiglie e alla città toscana e rilancia il suo appello per “la sicurezza sui luoghi di lavoro”. Un telegramma a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, è stato inviato all’ arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori con il messaggio del Papa. E lo stesso Betori, a margine del raccoglimento pubblico cittadino, ha criticato “la linea legislativa liberalizzante dell’Europa che ha tolto ogni freno ai subappalti senza più nessuna capacità di regolarizzare questo sistema” di cantieri e opere.

20 Febbraio 2024

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