La sentenza

Nicolas Sarkozy: perché l’ex Presidente francese è stato condannato

Condannato in appello a un anno di carcere di cui sei mesi con la condizionale: la decisione dei giudici sul caso Bymalion. L'ex titolare dell'Eliseo è stato accusato di aver superato di gran lunga il tetto fissato per legge dei costi della campagna elettorale del 2012. Annunciato il ricorso in Cassazione

Esteri - di Redazione Web

14 Febbraio 2024 alle 13:29 - Ultimo agg. 14 Febbraio 2024 alle 15:26

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Nicolas Sarkozy: perché l’ex Presidente francese è stato condannato

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato condannato in appello ad un anno di prigione, di cui 6 mesi con la condizionale nell’ambito del “processo Bygmalion“, che lo vede imputato per aver superato i costi della campagna elettorale per le presidenziali del 2012. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Parigi. In prima istanza Sarkozy era stato condannato ad un anno di prigione. Sarkozy era presente in aula durante la lettura della sentenza. La campagna elettorale di Sarkozy nel 2012 era costata complessivamente 43 milioni di euro, contro il tetto di 22,5 milioni fissato dalla legge. Secondo la giustizia francese, l’ex capo dello Stato era a conoscenza dei costi.

Perché Nicolas Sarkozy è stato condannato

Nel settembre 2021, il tribunale di Parigi aveva condannato Sarkozy per il forte superamento del plafond legale delle sue spese di campagna elettorale, infliggendogli un anno di carcere senza condizionale per finanziamento illegale. Lo stesso tribunale aveva però chiesto che la pena fosse direttamente commutata nei domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico. Con Sarkozy erano state condannate altre 13 persone a pene fino a 3 anni e mezzo di carcere, coperte in parte dalla condizionale. Nicolas Sarkozy e altre 9 persone hanno presentato appello e sono state rigiudicate dall’8 novembre al 7 dicembre scorsi.

Nicolas Sarkozy: si cosa è accusato l’ex Presidente francese

Essenzialmente, si trattava di un sistema di doppia fatturazione che addebitava al partito di Sarkozy, l’allora Ump, gran parte del costo dei comizi elettorali. Al contrario dei coimputati, l’ex capo dello stato non è stato condannato per il sistema di fatture false ma per aver deciso di proseguire con i comizi pur essendo stato messo a conoscenza dei rischi di superamento del plafond. In entrambi i processi, l’ex capo dell’Eliseo dal 2007 al 2012 ha negato “ogni responsabilità penale” denunciando “invenzioni” e “menzogne“. Il suo avvocato, Vincent Desry, ne aveva chiesto l’assoluzione poiché Sarkozy non avrebbe “mai avuto conoscenza di un superamento” del limite legale delle spese elettorali.

L’annuncio di Nycolas Sarkozy

L’ex presidente della Repubblica francese ha annunciato, proprio insieme al suo legale difensore, ricorso in Cassazione.

14 Febbraio 2024

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