La protesta sul palco
Altro che trattori, sul palco di Sanremo portateci detenuti e profughi
A Sanremo non andranno i carcerati, ma nel 1999 si presentò Daniele Silvestri con Aria: “Dopo trent’anni carcerato all’Asinara, che vuoi che siano poche ore in una bara, per vivere a me non serve niente, solo aria, soltanto aria... non è questo il trucco? inspirare, espirare, inspirare, espirare: questo posso fare...”. Vinse Anna Oxa con Senza pietà, e qualcosa ciò vorrà pur significare.
Editoriali - di Ammiraglio Vittorio Alessandro
A Sanremo forse andranno i trattori, certamente non i carcerati in questo che si preannuncia come l’anno record dei suicidi in cella, compresi quelli nei cosiddetti centri di permanenza per i rimpatri.
Domenica all’alba si è impiccato Ousmane Sylla, ventunenne guineano che, prima di uccidersi, ha scritto sul muro col mozzicone di sigaretta: “Vorrei che il mio corpo fosse portato in Africa, mia madre ne sarebbe lieta. Mi manca molto la mia Africa e anche mia madre. Non c’è bisogno di piangere su di me, la pace sia con la mia anima e che io possa riposare in pace”. Ousmane voleva tornare al suo paese per accudire i suoi fratelli più piccoli, ma il “centro di rimpatrio” lo avrebbe trattenuto a lungo, anche diciotto mesi a norma del decreto Cutro.
Di Cutro si torna a parlare. Dopo un anno, Frontex ha precisato che, nella notte del naufragio, due rappresentanti italiani svolgevano la funzione di collegamento con la Guardia Costiera e che “nessuno dei due ha comunicato al team leader della Sala di monitoraggio europea che il caso era di particolare interesse”: la rivelazione è però caduta nella totale indifferenza.
Mercoledì è stato condannato a 20 anni e al pagamento di 3 milioni di multa Gun Ufuk, fuggito dalla Turchia in cui era stato arrestato per motivi politici e che aveva trovato imbarco come meccanico sul caicco naufragato a Steccato di Cutro, 94 cadaveri ripescati e 86 dispersi.
A Sanremo non andranno i carcerati, ma nel 1999 si presentò Daniele Silvestri con Aria, brano potente per la musica e i versi: “Dopo trent’anni carcerato all’Asinara, che vuoi che siano poche ore in una bara, per vivere a me non serve niente, solo aria, soltanto aria… non è questo il trucco? inspirare, espirare, inspirare, espirare: questo posso fare…”. Vinse Anna Oxa con Senza pietà, e qualcosa ciò vorrà pur significare.