A Catania
Violentata dal branco ai giardini, il fidanzatino della 13enne picchiato e bloccato: fermati 6 ragazzi, 3 minori
Gli abusi a Villa Bellini: il ragazzo picchiato e immobilizzato, la ragazza trascinata nei bagni. Un altro minore irreperibile. Uno dei sospettati avrebbe collaborato
Cronaca - di Redazione Web

Altra violenza sessuale di gruppo ai danni di una minorenne, un altro gruppo di minorenni accusati. È l’incubo, il dramma, la violenza che si ripete dopo i casi di Palermo e di Caivano. Questa volta a Catania, nei Giardini di Villa Bellini, dove una 13enne sarebbe stata aggredita dal branco. Picchiato il fidanzato della ragazzina. Sei sospettati sono stati fermati, tre sono minorenni, un altro ragazzo risulta irreperibile. Sul caso indagano i carabinieri, coordinati dalla procura ordinaria e da quella dei minorenni. La violenza si sarebbe consumata intorno alle 19:30 dello scorso 30 gennaio.
Il branco sarebbe stato composto da sette ragazzi, secondo la ricostruzione del Corriere del Mezzogiorno. A Villa Bellini avrebbero picchiato e immobilizzato il ragazzo, preso e portato la ragazzina nei bagni dell’area verde. Almeno in due avrebbero abusato della vittima, gli altri cinque sarebbero rimasti a guardare. La ragazza e il ragazzo sarebbero stati lasciati lì sconvolti, in lacrime. A prestare i primi soccorsi alcuni passanti. Sul posto sono intervenuti i militari che hanno raccolto la testimonianza della vittima e avviato gli accertamenti.
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I fermi sono stati emessi dalla Procura distrettuale, con il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Anna Trinchillo, e da quella per i minorenni, diretta dalla procuratrice Carla Santocono. Sull’accaduto sono state aperte due inchieste. I sei sospettati sarebbero tutti egiziani. Uno dei ragazzi avrebbe collaborato e fornito riscontri alle due procure. Avrebbe fornito le indicazioni per risalire alle identità degli altri ragazzi. Anche la vittima avrebbe riconosciuto uno degli aggressori.
Disposti accertamenti tecnici sui cellulari sequestrati agli indagati fermati. Agli atti delle due inchieste anche le immagini registrate dai sistemi di sorveglianza presenti nel giardino comunale e nelle aree nei pressi. I carabinieri del nucleo Investigativo e della Sezione investigazioni scientifiche hanno raccolto anche diverse tracce biologiche che dovranno essere comparate con il Dna degli indagati.