L'attenzione morbosa sul caso

“Non ho fatto nulla di male”: la caccia al video dello stupro di Palermo, i profili TikTok, i post di Ermal Meta

Sui social si legge: "Qualche ragazza vuole uscire con noi stasera?". Oppure: "La galera è di passaggio, si ritorna più forti di prima". Profili da verificare. Su Telegram è caccia al video della violenza. Ermal Meta: "Vi auguro di finire sotto 100 lupi". L'attenzione morbosa sullo stupro di gruppo di Palermo

Cronaca - di Redazione Web

22 Agosto 2023 alle 15:53

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Foto da Carabinieri
Foto da Carabinieri

Sarebbe scoppiato in lacrime davanti ai magistrati. “Mi sono rovinato la vita”. E nel frattempo su un profilo su TikTok spuntavano e continuano a spuntare post provocatori, in qualche modo auto assolutori, sulla violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza di 19 anni che si è consumata a Palermo nella notte tra il 6 e il 7 luglio per la quale sette ragazzi sono stati arrestati. Altri contributi, attribuiti a un ragazzo al momento dei fatti ancora minorenne, appaiono perfino più gravi. “Qualche ragazza vuole uscire con noi stasera?”. E ancora: “La galera è di passaggio, si ritorna più forti di prima”. Nessuna conferma della veridicità e affidabilità del profilo. I social in questa vicenda stanno scatenando un’ondata di odio e di confusione pericolosi. È un’attenzione morbosa quella che si sta raccogliendo attorno al caso.

La frase “non ho fatto nulla di male” è diventata un trend topic su Twitter. Si legge insieme ad altre su un profilo TikTok che presenta il nome e il volto di uno dei ragazzi arrestati. Parole che fanno inorridire. “Quando tutta Italia ti incolpa per una cosa privata ma nessuno sa che sei stato trascinato dai tuoi amici”, si legge in una di queste. “Per colpa di certe persone non potrò vivere”. Il ragazzo canta canzoni neomelodiche, balla, sembra assumere un atteggiamento di sfida. “Questo è un messaggio per tutte le persone che mi insultano sull’altro profilo e molto probabilmente anche qua. Non ero in me quando questo è successo ed è brutto sentirsi dire queste cose (fa molto male) in tutto ciò spero davvero che le persone la smettano con queste stupidaggini perché non ero in me ed ero stato trascinato dai miei amici ciao”. E a chiudere l’hashtag: #nonhofattonulladimale.

Nessuna conferma che si tratti di lui però, anche perché a suo nome risulta un altro profilo anche più seguito. Secondo Il Corriere della Sera il profilo sarebbe gestito dai familiari. Sarebbe comunque grave ma anche questa versione è da confermare. La Polizia Postale ha confermato a LaPresse che sono stati aperti diversi profili fake a nome di alcuni degli indagati. Il ragazzo è stato interrogato questa mattina in carcere. Ha ammesso di essere stato presente allo stupro di gruppo. Avrebbe però dichiarato di essere stato tratto in inganno da un amico che gli avrebbe detto che la ragazza era consenziente. Dopo essere scoppiato in lacrime ha detto di voler chiedere scusa alla ragazza e alla famiglia e di esser tornato indietro per aiutare la 21enne. È lo stesso che però dovrebbe chiarire una frase intercettata dai carabinieri: “Lei non voleva, faceva ‘no basta’”.

Dopo di lui hanno risposto al gip altri due ragazzi indagati. Uno ha detto di non aver partecipato alla violenza e di non aver nemmeno capito cosa stava succedendo anche se ha confessato di aver ripreso col cellulare. “Non dovevo andare e non dovevo lasciarla lì, avrei dovuto aiutarla”. Non sarebbe stato l’unico a riprendere la scena. Il filmato è finito nelle mani degli inquirenti. Su Telegram si è scatenata una caccia morbosa alle immagini dello stupro. Altro dettaglio che svela la morbosità con la quale il caso è esploso ed entrato nelle case degli italiani. Ieri erano diventate virali le fotografie in primo piano dei sette arrestati. Il cantante Ermal Meta si è lasciato andare a un post in cui scrive che “lì  in galera, se mai ci andrete, ad ognuno di voi ‘cani’ auguro di finire sotto 100 lupi in modo che capiate cos’è uno stupro”.

 

La difesa punta a descrivere un rapporto consenziente. Il ragazzo che soltanto da qualche giorno ha compiuto 18 anni è stato scarcerato, la Procura dei minori ha fatto ricorso contro la decisione. Il giudice avrebbe comunque visto nel suo atteggiamento sprazzi di “resipiscenza”, come riporta Il Corriere, e lo ha destinato in comunità invece. La scarcerazione ha generato indignazione. Il Tribunale del Riesame ieri aveva confermato l’arresto per altri due ragazzi. Le intercettazioni pubblicate qualche giorno fa da Il Messaggero mettono i brividi: “Se ci penso mi viene lo schifo perché eravamo cento cani sopra una gatta, una cosa così l’avevo vista solo nei porno, eravamo troppi e sinceramente mi sono schifato un poco, però che devo fare la carne è carne, ma ti giuro dopo che si è sentita pure male, piegata a terra, ha chiamato l’ambulanza, l’abbiamo lasciata lì e siamo andati via. Voleva farsi a tutti, alla fine gli abbiamo fatto passare il capriccio”.

22 Agosto 2023

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