Le indagini
Cugine violentate al Parco Verde di Caivano, nove arresti: 7 sono minorenni
Cronaca - di Redazione
Nove ordinanze di custodia cautelare, di cui sette nei confronti di minori di 18 anni. È la svolta nelle indagini per lo stupro di gruppo ai danni di due cugine di 10 e 12 anni nel Parco verde di Caivano,
Le misure cautelari sono state emesse dal gip del tribunale per i minorenni di Napoli e dal gip del tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura dei minori e quella di Napoli Nord. Il blitz è scattato all’alba di oggi, martedì 26 settembre, con i carabinieri che hanno eseguito gli arresti a due mesi dai fatti che avevano riportato l’attenzione dei media sulla drammatica situazione che da anni coinvolge il Parco Verde di Coivano, una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa.
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Le ordinanze “hanno ad oggetto la triste vicenda relativa alla violenza sessuale posta in essere in più occasioni a Caivano – si legge nella nota della Procura – da parte di un gruppo di giovanissimi (in particolare da sette minorenni e due maggiorenni) ai danni di due minorenni, cugine fra loro, rispettivamente dell’età di 10 e 12 anni”.
Le violenze sulle due cuginette sarebbero avvenute, in particolare, in un ex centro sportivo abbandonato, il Delphinia, e nell’ex stadio. La vicenda era venuta alla luce lo scorso 25 agosto dopo la denuncia dei familiari di una delle due bambine, il cui fratello maggiore venne a conoscenza dei fatti attraverso un messaggio ricevuto sul cellulare.
Immediatamente erano scattate le indagini che avevano portato al sequestro di una decina di smartphone, anche al gruppo di giovanissimi sospettati delle violenze. Violenze che, spiegano dalla Procura, si sono ripetute “in più occasioni“, tanto da spingere gli inquirenti a definire lo scenario scoperto dall’inchiesta un “sistema“.
Nella giornata di lunedì Palazzo Chigi aveva ricevuto il commissario straordinario per il risanamento e la riqualificazione del territorio Fabio Ciciliano per un punto sulle attività messe in campo ad oggi. Giorgia Meloni intende “coniugare il contrasto all’illegalità con la tutela dei nuclei familiari in situazione di difficoltà economica e sociale“, aveva fatto sapere una nota della Presidenza del Consiglio.
(in aggiornamento)