Gli abusi
Genova, 22enne stuprata da due pallanuotisti: “Ero come una bambola nelle loro mani”
Il caso risale al 2022. Il tutto ha avuto inizio dopo una serata in discoteca. Oltre la violenza sessuale c'è anche l'accusa di revenge porn: sugli smartphone dei presunti aggressori quattro filmati relativi a quella serata
Cronaca - di Andrea Aversa
Continuano le indagini sulle presunte violenze sessuali denunciate da una 22enne genovese. La vittima sarebbe stata violentata da due ex pallanuotisti di serie A1, rispettivamente di 22 e 24 anni. La donna ha denunciato i presunti aggressori il giorno dopo, successivamente a una visita medica fatta in ospedale. I fatti risalgono al 13 aprile del 2022. La donna era in discoteca. Nel locale incontra e conosce uno dei due ex atleti. Dopo aver trascorso insieme la serata, lei decide di accettare il suo invito e di seguirlo a casa nel quartiere del capoluogo ligure Quezzi. Non si sarebbe mai aspettata che nell’appartamento ci fosse anche l’altro ragazzo. È a quel punto che iniziata la violenza, nonostante – come raccontato dalla giovane – lei avesse respinto le avances.
Genova: cosa è accaduto tra la 22enne e i due pallanuotisti
“Mi sono sentita una bambola nelle loro mani. Facevano di me quello che volevano. Il tutto sarà durato un’ora. Non ho opposto resistenza perché avevo paura che potessero farmi del male. Sono degli atleti, hanno usato molta forza“, ha spiegato la 22enne agli inquirenti. I due ex pallanuotisti sono anche loro liguri e fanno parte della ‘Genova-bene’. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera gli investigatori hanno trovato sui loro smartphone alcuni video che risalirebbero proprio a quella serata infernale. Filmati che i due giovani avrebbero scambiato con altri amici. Episodio che ha fatto scattare anche l’accusa di revenge porn. Video che la presunta vittima non si è resa conto che fossero stati girati.
22enne violentata a Genova da due pallanuotisti: le indagini
Immagini che potrebbero essere decisive per il caso, sia per l’accusa che per la difesa. In proposito, gli avvocati dei due ragazzi – Fabio La Mattina e Monica Tranfo – hanno chiesto l’incidente probatorio per un video in particolare. Si tratterebbe di un filmato che riguarderebbe esclusivamente la 22enne e i loro assistiti. Per i legali quelle immagini potrebbero essere la prova che dimostrerebbe che il rapporto sessuale è stato consensuale. “Ci sono alcune cose che non tornano nella ricostruzione della vittima — hanno spiegato gli avvocati — Visionando quel video si potrà dimostrare che non c’è stata alcuna violenza sessuale. È stato invece un rapporto consensuale“.