L'impatto all'incrocio
Milano, primo incidente mortale in bici del 2024: morto Ivano Calzighetti, barista di 37 anni
L'impatto fatale con un'automobile, non c'è stato niente da fare. Nel 2023 13 pedoni e 5 ciclisti morti a Milano. Presidio di protesta per la "mobilità dolce" sul luogo dell'incidente
Cronaca - di Redazione Web
Ivano Calzighetti gestiva un bar a Buccinasco, hinterland di Milano, con sua madre. Viaggiava sulla sua bicicletta a pedalata assistita quando è stato travolto, nella notte tra martedì e mercoledì, all’incrocio tra viale Umbria e via Pistrucci. È morto sul colpo, l’impatto è stato fatale, non c’è stato niente da fare per il 37enne: il primo incidente mortale per un ciclista a Milano nel 2024 dopo un anno che era stato definito a volte “nero” per altre tragedie simili. Il tragico schianto proprio mentre in città sono comparsi numerosi striscioni con la scritta “Milano non ama aspettare. Beppe, quando sta Città 30?” tramite cui si sollecitano interventi al sindaco sul tema della sicurezza stradale e della mobilità.
L’anno scorso sono stati 13 i pedoni e 5 le persone in bici che hanno perso la vita a Milano. I casi avevano fatto ipotizzare anche la possibilità di provvedimenti amministrativi legati al traffico. Il sindaco di Milano Beppe Sala nei mesi scorsi aveva annunciato una stretta sulla circolazione dei mezzi pesanti in città. A questo proposito: un gruppo di cittadini, comitati e associazioni dopo la tragedia della scorsa notte ha organizzato per stasera un presidio di protesta a favore della cosiddetta “mobilità dolce”.
- Travolta e uccisa dal camion, 28enne in bicicletta muore a Milano
- Ciclista uccisa a Milano, travolta da una betoniera: è la quarta vittima nel 2023 per incidenti con mezzi pesanti
- Il ‘nuovo’ Codice della Strada salviniano: dall’alcolock all’ergastolo della patente, è “tolleranza zero”
- Vanno alla festa di fine anno del liceo, Giulia muore a 17 anni nell’incidente
L’incidente si è verificato intorno alle 2:30 della scorsa notte. Una prima ricostruzione della Polizia locale fa sapere che la Peugeot guidata da una 25enne percorreva viale Umbria arrivando da piazzale Lodi. La bicicletta elettrica stava attraversando il viale in direzione via Pistrucci. Secondo quanto si ricostruisce il semaforo era ancora funzionante. Non è chiaro se lo schianto si sia verificato durante una svolta o perché uno dei due mezzi non ha rispettato il rosso.
L’automobilista coinvolta nell’incidente si è subito fermata a prestare i soccorsi insieme con un passeggero 22enne. All’arrivo dei sanitari sul luogo dell’incidente per il 37enne non c’era già più nulla da fare. Le due persone che viaggiavano insieme sulla Peugeot sono state prima medicate sul posto e in seguito trasportate in codice verde al Policlinico. La polizia locale è al lavoro per i rilievi del caso per ricostruire la dinamica e accertare eventuali responsabilità. Per prassi la persona alla guida dell’auto sarà indagata per omicidio stradale.
Il presidio di protesta è stato convocato per stasera alle 19:00, proprio sul luogo dell’incidente. “Ancora una volta chiederemo con forza che Milano diventi ‘Città 30’ adesso, perché ogni scontro stradale avrebbe conseguenze molto meno gravi per tutte le persone coinvolte se le automobili venissero guidate alla velocità giusta, che in città è 30 all’ora”, si legge sul suo profilo Facebook dell’associazione Genitori Antismog. L’associazione ‘Comune.Mortale’ invece premette: “Abbiamo appena appreso che mentre questa notte eravamo in azione a installare striscioni che chiedono a Beppe Sala di fare di Milano una città30 per fermare i morti in strada, un ragazzo di 37 anni in bici perdeva la vita investito e ucciso da una persona alla guida di un’automobile. Pensiamo che ogni commento sia superfluo”.