Capodanno col botto

Chi è Luca Campana: il giovane ferito da un proiettile esploso dalla pistola del deputato Pozzolo

La vittima, 31enne originario di Candelo (in provincia di Biella) sta molto meglio ed è circondata dai suoi familiari. Dipendente di un'azienda che si occupa di sistemi di allarme e video sorveglianza, il giovane ha per ora deciso di non sporgere querela. Intanto, Fratelli d'Italia sta pensando di espellere Pozzolo

Politica - di Redazione Web

4 Gennaio 2024 alle 09:01 - Ultimo agg. 4 Gennaio 2024 alle 15:09

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Chi è Luca Campana: il giovane ferito da un proiettile esploso dalla pistola del deputato Pozzolo

Sta meglio. Le conseguenze potevano essere peggiori“. A parlare è la famiglia di Luca Campana, 31 anni, di Candelo, in provincia di Biella, l’uomo ferito da un un colpo d’arma da fuoco partito accidentalmente dopo una festa di Capodanno nel Biellese, a Rosazza. Uno sparo proveniente dalla mini-pistola del deputato Fdi Emanuele Pozzolo, passato intorno all’1.30 per i saluti. Campana, genero di un agente della scorta del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, era alla festa familiare, allargata anche ai parenti degli agenti. Il cenone era finito, avevano sparecchiato e alcuni se n’erano già andati, nessuno si sarebbe aspettato un incidente simile. L’idea di festeggiare tutti insieme, senza scegliere tra lavoro e parenti, per la scorta era sembrata buona. Così Francesca Delmastro, sindaca di Rosazza, aveva affittato i locali dell’ex asilo, ora della proloco, per accogliere tutti, a partire dal fratello sottosegretario con la scorta.

Chi è Emanuele Pozzolo

Per questo Campana, genero di un agente era lì. Apprezzato dipendente di un’azienda che si occupa di sistemi di allarme e di impianti di videosorveglianza e sicurezza, è un elettricista specializzato che tra l’altro nell’ultimo anno è stato premiato dalla sua ditta proprio per la sua produttività. Ora il suo primo pensiero, sottolinea la famiglia, “è tornare al lavoro e soprattutto a una vita normale“. Oltre ad affrontare il fastidio per la ferita, per Campana quindi c’è da superare lo choc. “È parecchio scosso – riferiscono i familiari -. Deve realizzare quanto gli è capitato. Lo spavento in quel momento è stato parecchio. Anche la moglie era scossa per quanto successo. Ora lui vuole soltanto dimenticare e lasciarsi alle spalle questa disavventura“. Le modalità dell’incidente l’hanno provato e si è aggiunto il clamore mediatico della vicenda, a cui non è abituato, fanno capire i parenti, quindi lo stress è alle stelle. Tanto che finora non ha deciso se presentare querela.

Chi è Luca Campana

Abbiamo sessanta giorni di tempo – spiega l’avvocato Marco Romanello, che lo segue -. Prenderemo una decisione quando si sarà ripreso“. I familiari comunque confermano che “per fortuna sta meglio, nonostante il grande spavento“. Subito dopo l’incidente era stato portato all’ospedale di Ponderano (Biella). Gli avevano estratto il proiettile, finito dietro una sua gamba, quasi all’altezza di un gluteo. Dimesso già il primo gennaio, con una decina di giorni di prognosi, sta affrontando al convalescenza nella sua casa di Candelo, circondato dai familiari, impegnati a fargli dimenticare questo inizio d’anno. Intanto, sul caso Pozzolo le indagini proseguono, tra i numerosi testimoni tutti ascoltati e l’attesa per l’esito dello Stub, l’esame per la presenza di polvere da sparo su mani e vestiti, ma il fulcro resta una domanda inevasa: la ragione per cui il deputato di Fdi, durante i saluti che era passato a fare verso l’1.30 ai festeggiamenti di Capodanno appena conclusi nel Biellese, abbia estratto la mini-pistola che aveva con sé.

Cosa accadrà al deputato Pozzolo

All’attenzione degli inquirenti, che procedono per “atto dovuto” per lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi, si pone l’analisi tecnica di chi di armi si occupa per mestiere. “Emergono leggerezze a dir poco incredibili, comportamenti lontanissimi da quelli che caratterizzano un regolare possessore di armi“, commenta l’avvocato Antonio Bana, penalista e presidente di Assoarmieri, l’associazione nazionale dei commercianti, intermediari e appassionati di armi comuni da sparo. “Nell’attimo in cui la propria arma viene estratta, sfoderata e impugnata – prosegue l’avvocato – è perché sussiste un pericolo imminente, immediato per l’incolumità personale di chi la detiene. Occorre poi sottolineare che non sia assolutamente ammissibile che un legale detentore di armi possa permettersi di far toccare la propria arma, ancorché scarica a terze persone“. Sequestrato il mini revolver, per Pozzolo è stata avviata inoltre la procedura anche per ritirare le altre sei armi, pistole e fucile, custodite nella sua casa di Vercelli dove ha residenza la moglie.

Perché Pozzolo aveva una pistola

Resta anche il tema della concessione del porto d’armi. “La normativa italiana individua solo una ristretta cerchia di persone da autorizzare al porto d’armi per difesa personale, a cui viene fatta questa concessione da parte dell’autorità pubblica“, spiegano da Assoarmieri. Fatto è che agli atti Emanuele Pozzolo ha detto: “L’arma è mia, ma non ho sparato“. Gli esiti dello Stub arriveranno dal Ris di Parma, che non ha però i vestiti di Pozzolo, negati dal deputato in forza dell’immunità parlamentare. Gli inquirenti intanto stanno vagliando i racconti di chi era lì. Non più le trenta persone che avevano festeggiato la vigilia nei locali dell’ex asilo di Rosazza, ora proloco, ma quelle rimaste fino a tardi, una ventina, contando anche alcuni bimbi. Le testimonianze, minorenni ovviamente esclusi, sono state acquisite ora tutte dalla procura di Biella e dai carabinieri, che si stanno occupando del caso.

Cosa è accaduto al capodanno di Rosazza

Come è risaputo tra i presenti c’era anche Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia che al momento dello sparo, come lui stesso aveva dichiarato anche ai giornali subito dopo i fatti, era già a qualche centinaio di metri di distanza, alla sua auto, per sistemare alcune borse con avanzi del cenone, pronto a rincasare con la propria famiglia. La sorella invece aveva raccontato di essere andata via da un pò, dopo avere aiutato a sparecchiare. Nel frattempo la premier Giorgia Meloni e i vertici del suo partito Fratelli d’Italia, stanno valutando l’espulsione dal partito di Pozzolo. La posizione del deputato si fa a ogni ora più pesante. Dentro FdI, quasi tutti lo considerano “indifendibile“. Meloni viene descritta come molto, molto irritata.

La pistola di Pozzolo: cosa c’entra il sottosegretario Delmastro

Per tutta la giornata, è stata attesa una comunicazione ufficiale di FdI. Poi, in serata, è filtrato che non sarebbe arrivata. Per questo, la previsione è che l’annuncio venga fatto durante la conferenza stampa della presidente del consiglio. Anche perché, in quanto leader del partito, il pallino è in mano a lei. Altrimenti dovrebbe entrare in campo una procedura interna, con la chiamata in causa dei probiviri, che allungherebbe i tempi. Oggi Pozzolo avrebbe avuto anche un confronto con i vertici di partito.

4 Gennaio 2024

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