È indagato per lesioni

Colpo di pistola a Capodanno alla festa di Delmastro, Pozzolo nega di aver sparato: sì al test dello stub, immunità parlamentare per i vestiti

È accaduto a Rosazza, in provincia di Biella. Il Sottosegretario alla Giustizia presente alla festa organizzata presso la sede della Pro Loco. Il parlamentare della maggioranza era passato per un saluto: la vittima ferita in modo lieve. La sindaca della cittadina biellese è la sorella di Delmastro

Cronaca - di Redazione Web

2 Gennaio 2024 alle 14:46 - Ultimo agg. 3 Gennaio 2024 alle 10:59

Condividi l'articolo

Il sottosegretario Delmastro e il deputato Pozzolo assieme alla Camera
Il sottosegretario Delmastro e il deputato Pozzolo assieme alla Camera

Ferito ad una gamba da un proiettile partito accidentalmente dalla pistola di un deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo. È accaduto ad una festa di Capodanno nel Biellese: il ferito è il genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Alla festa, nei locali della Pro Loco di Rosazza, era presente anche il sottosegretario Delmastro. Il fatto è accaduto intorno all’una della notte di San Silvestro.

Il 31enne è rimasto ferito in modo lieve ed è stato dimesso nel corso della giornata. La procura di Biella sta svolgendo gli accertamenti, insieme ai carabinieri, su quanto avvenuto. Pozzolo aveva atteso l’arrivo del 2024 in casa con la famiglia nella vicina Campiglia Cervo. Il parlamentare era passato alla festa per un saluto.

Forse non è un caso che la famiglia di Delmastro abbia festeggiato in provincia di Biella: la sindaca di Rosazza è Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario. Quest’ultimo ha dichiarato a Il Corriere della Sera: “Ero fuori nel piazzale quando è avvenuto il fatto – racconta al Corriere-. Mi hanno raccontato l’episodio solo quando sono rientrato. Così ho deciso di restare in attesa dei soccorsi e delle forze dell’ordine. Per fortuna il ragazzo sta bene. Ha dieci giorni di prognosi ed è già stato dimesso. Ma poteva aver tutt’altro risvolto“.

Le versioni dei fatti

Incerta la dinamica dei fatti e le responsabilità. Delmastro ha raccontato di non esser stato presente al momento dello sparo perché stava portando alcune buste in macchina, e di esser stato richiamato dalle urla proveniente dai locali della Po Loco. Il sottosegretario, già al centro della bufera per il caso Cospito, col rinvio a giudizio per rivelazione del segreto d’ufficio, ha riferito che Pozzolo non era stato invitato ai festeggiamenti ma che, passando davanti ai locali della Pro Loco, avrebbe riconosciuto le macchine degli invitati e gli avrebbe chiesto di poter passare più tardi per un saluto. Sarebbe quindi arrivato alla festa poco prima dell’una dopo aver festeggiato il Capodanno in famiglia nella vicina Campiglia Cervo e l’incidente sarebbe avvenuto poco dopo, mentre Delmastro si trovava nel parcheggio. Francesca Delmastro, sindaca di Rosazza e sorella di Andrea Delmastro, sarebbe andata via dalla festa poco dopo mezzanotte.

Il test dello stub

Pozzolo ha confermato che la mini-pistola North American Arms LR22 era sua, regolarmente detenuta, ha ammesso che il colpo è partito accidentalmente e di non essere stato lui a sparare: sulla vicenda la Procura di Biella ha aperto un’indagine. Pozzolo, aveva riferito in un primo momento l’Ansa, avrebbe fatto ricorso all’immunità parlamentare rifiutando di sottoporsi al test dello stub, vestiti compresi, per verificare se addosso avesse tracce di polvere da sparo.

Versione però smentita col passare delle ore: Pozzolo si è infatti sottoposto allo stub, il test per rilevare residui da sparo, ma poi invocando le sue prerogative di parlamentare si è rifiutato di consegnare ai carabinieri i vestiti che indossava la notte di San Silvestro. Pozzolo si sarebbe sottoposto al test solamente alle 7:25 della mattina di Capodanno all’interno degli stessi locali della Pro Loco, teatro dello sparo che ha colpito uno dei presenti al veglione: ilprelievo è stato effettuato sulla mano destra e sinistra, sul giubbotto, sul pile e sui jeans indossati da Pozzolo. L’esame è ora nelle mani degli esperti del Ris di Parma.

La pistola sequestrata e la revoca del porto d’armi

La prefettura di Biella ha avviato il procedimento di revoca del porto d’armi per difesa personale rilasciato al deputato FdI Emanuele Pozzolo.

Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, l’ufficio Territoriale del Governo di Biella, non appena ricevuti gli atti dai carabinieri che sono intervenuti, notificherà al deputato, oltre all’avvio di procedimento per la revoca del titolo autorizzativo a detenere armi e a girare armato per legittima difesa, anche il divieto di detenzione armi. La pistola da cui è partito il colpo è stata sequestrata.

Cosa rischia Pozzolo

Per ora, come riferisce l’agenzia Agi, nessuna querela di parte è stata depositata finora in relazione all’episodio del ferimento del 31enne. Poiché la prognosi per le ferite riportate dall’uomo è di 10 giorni, si ricadrebbe nella fattispecie delle lesioni personali lievissime (articolo 582 del codice penale), un reato che, appunto, è procedibile solo per querela di parte.

Diverso il caso dell’eventuale omesso controllo dell’arma. Pozzolo infatti sin dal primo momento ha sostenuto di non aver sparato, col grilletto premuto da qualcun altro presente nei locali della Pro Loco. Se questo fosse accertato, il parlamentare di Fratelli d’Italia potrebbe essere ritenuto responsabile della mancata vigilanza sull’arma.

Attualmente Pozzolo è indagato per lesioni aggravate, col fascicolo aperto nei confronti del deputato di FdI in Procura a Biella: Pozzolo ha dichiarato di non essere stato lui a sparare, ma l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per poter compiere tutte le indagini del caso con le dovute garanzie.

2 Gennaio 2024

Condividi l'articolo