Il test
Che cos’è l’esame dello stub
È il tema attorno al quale sta ruotando la vicenda di Capodanno che ha visto coinvolti il deputato Emanuele Pozzolo e il Sottosegretario Andrea Delmastro
Curiosità - di Redazione Web
Per avere la prova quasi certa che aiuti a individuare il responsabile di uno sparo d’arma da fuoco, è necessario eseguire lo stub, ovvero utilizzare un tampone ‘speciale’. La questione è al centro delle cronache dopo ciò che è accaduto a Capodanno nella sede della pro Loco di Rosazza, in provincia di Biella. Protagonisti il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo e il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Dall’arma regolarmente detenuta dal primo è uscito il proiettile che ha ferito il genero di un membro della scorta del secondo. Pozzolo, inizialmente si sarebbe rifiutato di sottoporsi allo stub, per poi accettare ma invocando l’immunità parlamentare per gli esami da effettuare sugli abiti indossati quella sera.
Dal Guanto di paraffina al tampone stub
Ma che cos’è l’esame dello stub? Quest’ultimo è un’evoluzione della tecnica forense del ‘Guanto di paraffina‘. Metodo utilizzato durante le indagini per scoprire se una persona avesse utilizzato o meno un’arma da fuoco. Tale tecnica, introdotta nel 1914, prevedeva l’individuazione delle tracce delle polveri da sparo. Nello specifico, il rilevamento di diverse componenti dell’innesco e delle polveri di lancio dei proiettili di arma da fuoco, come solfuro di antimonio, nitrato di bario, stifnato di piombo, nitrocellulosa, ecc..
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Che cos’è l’esame dello stub
Tali sostanza si vaporizzano all’atto dello sparo, risolidificano rapidamente e si depositano sulle mani, sul viso e sugli abiti della persona che ha sparato, sotto forma di particelle microscopiche. Queste possono essere rilevate chimicamente anche dopo alcuni giorni. Le sostanze chimiche usate per le rilevazioni, avevano – però – un effetto tossico sulla pelle delle persone. Ecco perché venivano rese immuni dalla paraffina liquefatta e utilizzata a bassa temperatura. Il ‘Guanto di paraffina‘ aveva però una controindicazione: quella di dare come risultato un falso positivo.
Come funziona l’esame dello stub
Il motivo? Gli agenti chimici usati hanno la stessa reazione anche interagendo con altre sostanze, magari presenti nell’aria. Ecco perché è stato reso indispensabile l’introduzione del ‘tampone’, ovvero lo stub. Si tratta di un tubetto di metallo alle cui estremità si trovano due tappi di gomma. Su questi tappi vengono inseriti due portacampione ricoperti di una nastro adesivo speciale. Quest’ultimo, imbevuto di particolari reagenti chimici, va posto sulle mani e sugli abiti della persona in esame. Poi, in particolari laboratori, viene analizzato con l’ausilio di microscopi elettronici (associati a microspettrofotometri), o mediante attivazione neutronica ed altri metodi.