Alla Camera
Crosetto insiste, il ministro sui magistrati: “Preoccupato da alcune tendenze carbonare delle toghe”
L'informativa del ministro dopo le sue dichiarazioni sull'"opposizione giudiziaria". Ha parlato di preoccupazioni riguardo a tendenze "che vedo emergere in modo molto evidente. Nessun organo dello Stato deve sentirsi attaccato da un altro"
Giustizia - di Redazione Web
Non un attacco alla magistratura ma un’allerta sulle tendenze carbonare di certe toghe. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha tenuto un’informativa urgente alla Camera dei deputati dopo le sue dichiarazioni alla stampa, nello specifico a Il Corriere della Sera, sulla magistratura. “Questo governo può essere messo a rischio solo da una fazione antagonista che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria. Non mi sorprenderebbe, da qui alle Europee, che si apra una stagione di attacchi su tale fronte”, aveva detto in un’intervista, oggi è tornato sul punto a Montecitorio. Al suo fianco anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio e i ministri Roberto Calderoli e Paolo Zangrillo.
“Il mio non è stato un attacco alla magistratura, le mie sono state riflessioni e preoccupazioni riguardo ad alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro ma in modo molto evidente”, ha detto Crosetto. “Mi era stato riferito che in varie riunioni ufficiali della magistratura e congressi venivano dette delle cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali, un dibattito”. Per quanto sia stato percepito come un attacco alle toghe, il ministro si è sforzato di sostenere il contrario.
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“Nessun organo dello Stato deve sentirsi attaccato da un altro. Penso sia legittimo che noi ci chiediamo e definiamo, con questo Parlamento e non il governo, le regole entro le quali si confrontano, interagiscono, lavorano i poteri dello Stato: la rappresentanza appartiene alla politica. La rappresentanza non appartiene alla magistratura e neppure all’Esecutivo: appartiene per la Costituzione a quest’aula e a quella del Senato, appartiene al Parlamento”. Crosetto aveva già risposto a un’interpellanza urgente dei parlamentari di +Europa.
Le dichiarazioni di Crosetto sulla magistratura
“A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese, mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee …”, aveva detto nell’intervista a fine novembre. Crosetto aveva rispolverato un tema che in estate era stato caldo: Palazzo Chigi aveva diffuso a luglio una nota di Palazzo Chigi dopo l’esplosione dei casi Delmastro e Santanché. “Lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso di inaugurare anzitempo la campagna per le elezioni europee“.
Immediata la replica dei magistrati tramite l’Associazione Nazionale (ANM), era esploso il caso. “È fuorviante la rappresentazione di una magistratura che rema contro e che possa farsi opposizione politico-partitica”, aveva dichiarato in merito alle dichiarazioni di Crosetto il Presidente dell’ANM Giuseppe Santalucia. Attacchi anche da Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle e dal leader di Azione Carlo Calenda. Più concilianti le parole dell’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi. Crosetto aveva reagito con una lunga nota.
“Mi stupisco dello stupore suscitato dalla mia intervista. Leggo commenti indignati di alcuni magistrati, come il presidente dell’Anm Santalucia, che dice che loro ‘non fanno opposizione politica’, o dell’opposizione che sostiene che ‘minaccio’ i giudici. Curioso e surreale. Intanto perché tutto ho fatto, tranne che minacciare o delegittimare qualcuno. Ma poi, davvero, dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal 94 ad oggi, si può nascondere come si è comportata, nella storia italiana, una parte (non certo tutta, ripeto) della magistratura? Penso proprio di no”.
“Veramente dopo quanto ha raccontato (non e mai smentito) Palamara, qualcuno si stupisce di un mio passaggio, peraltro incidentale, in una lunga intervista che verteva su altro? Ho fatto quel passaggio non superficialmente, non a cuor leggero, con l’amarezza di chi crede nelle istituzioni ed ha fiducia nella stragrande maggioranza della magistratura e che quindi si sente indignato qualora fosse vero quanto gli è stato riferito”. Crosetto si è detto disponibile a riferire in Aula sulle sue dichiarazioni. “Tra l’altro, mi sono premurato anche di comunicare anche ad altri le notizie che mi erano state riferite (da persone credibili) e che ritenevo gravi, ove e se confermate. Ho visto che alcuni parlamentari, come Della Vedova, mi invitano anche a riferire in Parlamento. Lo farò con estremo piacere, se sarà possibile farlo in commissione Antimafia o Copasir, per la necessità di riservatezza e di verifica delle notizie che ho ricevuto”.
Il “plotone di esecuzione” denunciato da Crosetto
“In questi giorni è stato messo su un plotone di esecuzione ad personam contro il sottoscritto cui non ho neanche risposto – aveva risposto Crosetto nella precedente interpellanza – : trasmissioni, insulti, interpretazioni malevoli delle parole. Qualche giornalista ha detto che: magari dicono queste cose perché hanno paura di inchieste. Ho 60 anni e non sono mai stato sfiorato da nulla. Non ho paura di nulla, ho sollevato questo tema perché è fondamentale che il Parlamento ne parli, proprio a tutela della magistratura”.