La difesa del ministro
Crosetto si difende: “Contro di me plotone di esecuzione”
Rispondendo a un’interpellanza di +Europa sulle sue dichiarazioni sulle toghe antigoverno, il ministro dice: “Tema da affrontare a tutela della magistratura”. Critiche da Pd e Conte, ma Costa (Az) e Faraone (Iv) si schierano con lui
Politica - di Angela Stella
Ieri è stato il giorno del Ministro della Difesa Guido Crosetto alla Camera: chiamato a rispondere ad una interpellanza urgente dei parlamentari di +Europa Benedetto della Vedova e Riccardo Magi, il ministro ha dovuto dar conto di quanto detto nell’intervista di domenica scorsa sul Corriere della Sera dove ha parlato di una magistratura che farebbe opposizione al Governo.
Si è comunque reso disponibile a tornare in Parlamento per rispondere ad una informativa richiesta da tutte le opposizioni. Della Vedova nel presentare l’atto di sindacato ispettivo era stato chiaro: “Vogliamo fatti a supporto delle sue dichiarazioni e il libro di Palamara o riunioni registrate da Radio Radicale non sono fatti circostanziati”.
Il Ministro innanzitutto ha riletto la sua intervista e ha specificato: “Ho detto ‘a me raccontano di incontri segreti? A me raccontano di cospirazioni? A me raccontano di cose?’ No”. E poi ha fatto proprio riferimento ai congressi di AreaDg e Magistratura Democratica.
In particolare ad una frase del Segretario di Md, Stefano Musolino: “C’è una evidente insofferenza verso la magistratura e la sua fisiologica e costituzionale funzione antimaggioritaria a tutela dei diritti fondamentali; perché non ce l’hanno regalata questa autonomia e indipendenza come privilegio corporativo, ci hanno onorato di questa autonomia e indipendenza perché ogni qualvolta maggioranze contingenti avessero messo sotto scacco o in pericolo i diritti costituzionali il ruolo della magistratura sarebbe dovuto essere quello di riequilibrare questo attacco a tutela dei diritti fondamentali”.
E rivolto a Della Vedova: “Basta questa frase, secondo me, per aprire, non un confronto tra Governo, Ministro Crosetto e magistratura, ma una riflessione sul ruolo che in un Paese democratico deve avere la magistratura. Pensate cosa sarebbe successo se questa frase, che ho letto, l’avesse pronunciata un generale o un prefetto”.
Tuttavia “io non penso – ha proseguito Crosetto – che possa esistere una riforma della giustizia che vada contro la magistratura e non credo – l’ho sentito anche in molti interventi di Area – che si possa pensare a un conflitto permanente tra la magistratura e la politica”.
Il Ministro ha poi aggiunto: “In questi giorni è stato messo su un plotone di esecuzione ad personam contro il sottoscritto cui non ho neanche risposto: trasmissioni, insulti, interpretazioni malevoli delle parole. Qualche giornalista ha detto che: magari dicono queste cose perché hanno paura di inchieste. Ho 60 anni e non sono mai stato sfiorato da nulla. Non ho paura di nulla, ho sollevato questo tema perché è fondamentale che il Parlamento ne parli, proprio a tutela della magistratura”.
Le reazioni. Il primo a commentare è ovviamente Stefano Musolino, che all’Unità dice: “Ribadisco e rivendico quelle parole. D’altronde il ministro nella sua dichiarazione mostra di omologare il ruolo costituzionale di prefetti e generali con quello della magistratura. E mostra di non conoscere quali sono i rapporti e gli equilibri di potere tra le istituzioni nel disegno costituzionale. In tutti i Paesi in cui le istituzioni di garanzia, qual è la magistratura, non possono porre limiti alle azioni dei governi sono Paesi a basso tasso democratico. Quando faccio riferimento a quello che è il dovere antimaggioritario intendevo dire che siamo autonomi e indipendente – e non lo sono i prefetti e i generali proprio perché dobbiamo tutelare i diritti fondamentali previsti in Costituzione”.
“Non sono soddisfatto”, ha affermato invece il deputato Benedetto Della Vedova, di +Europa, nella sua replica: “Il ministro Crosetto ha riportato alcune frasi di occasioni pubbliche, ma non ha tratto nessun nesso logico tra queste frasi e l’opposizione giudiziaria che lui ha detto di aspettarsi da qui alle europee. Il ministro della Difesa non può fare accuse così generiche e non circostanziali. Altrimenti l’impressione è che sia intimidazione: guardate che qualsiasi cosa succede da qui ad allora diremo che è opposizione giudiziaria e quindi è giustizia politica”.
Enrico Costa, responsabile giustizia di Azione, ha invece scritto ironicamente su Twitter: “Intervento superlativo alla Camera di Guido Crosetto sulla Giustizia. Speriamo serva a rianimare qualche suo collega”. Il riferimento non sarà mica al Ministro Nordio? “Le parole del ministro Crosetto oggi (ieri, ndr) alla Camera sono da sottoscrivere punto per punto”. Lo ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
Critico invece il leader del M5S Giuseppe Conte: “Il ministro non è stato in grado di precisare nessun fatto e nessuna circostanza, anzi ha esposto un ragionamento che mi preoccupa perché denuncia una carente cultura delle istituzioni. Ha messo sullo stesso piano, ad esempio, un generale come Vannacci – il cui ruolo è gerarchicamente e funzionalmente asservito all’esecutivo – e i giudici, che invece godono di garanzie costituzionali di autonomia e indipendenza, essenziali per tutelare i diritti dei cittadini”.
“Crosetto viene a Montecitorio ma non risponde a nessuna domanda. Vittimismo e confuso attacco alla magistratura “accusata” di difendere i diritti fondamentali della Costituzione. Da oggi ancora più preoccupati di sentire pronunciare queste parole dal Ministro della Difesa”: ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla camera dei Deputati.