Il patto con l'Albania

Perché la Chiesa ha bocciato l’accordo con l’Albania: “È l’ammissione di aver fallito”

Il presidente della Cei Matteo Zuppi: “Ma perché non migliorano l’accoglienza qui piuttosto? Accogliere significa avere un futuro più grande”

Politica - di Redazione

9 Novembre 2023 alle 20:00

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Il presidente Cei Matteo Zuppi
Il presidente Cei Matteo Zuppi

La Chiesa boccia senza appello Meloni alla prova dell’immigrazione. Nel mirino c’è il fresco e già famigerato accordo con l’Albania che ha mandato su tutte le furie anche parte della maggioranza, Salvini in testa.

Il patto con Rama sui migranti? «Ci si chiede perché non venga sistemata meglio l’accoglienza qui. Di per sé è una ammissione di non essere in grado di una accoglienza qui», è stata l’affilata risposta del presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, chiamato a esprimere la sua opinione sui centri di accoglienza in Albania.

«Ho letto solo i giornali – ha proseguito Zuppi a margine della presentazione a Roma del Rapporto Italiani nel mondo 2023 della Fondazione Migrantes – so che ci sono delle discussioni all’interno della maggioranza. Importante è avere un sistema di accoglienza che dia sicurezza a tutti, a chi è accolto e a chi accoglie». «Parlare dell’accoglienza – ha continuato il porporato – significa parlare anche di cosa vogliamo. Non dobbiamo avere paura dell’accoglienza e, se la gestiamo bene, sarà proprio l’accoglienza a permetterci un futuro più grande».

Parla sempre di migranti dall’Africa, il governo. Ma non parla mai dei migranti che al governo tutto Patria e figli dovrebbero interessare più di tutti: quelli italiani. È questo l’interessante cortocircuito che il cardinale Zuppi sembra mettere in luce nel prosieguo della sua disamina.

Il dato dell’Italia che va via “è un dato preoccupante – osserva il presidente della Cei -, qui c’è anche un dato di mobilità, una capacità di rapporti che evidentemente non c’era prima, ma vuol dire anche che non trovano qui quello che cercano altrove, questo ci deve interrogare moltissimo pensando anche al futuro, all’investimento su chi verrà, l’uomo e la donna che verranno”.

“Credo che come al solito – ha aggiunto il cardinale Zuppiparlare dell’accoglienza significa anche parlare di che cosa vogliamo, non dobbiamo avere paura dell’accoglienza e se la gestiamo bene, come deve esssere gestita, l’accoglienza è quella che ci permetterà un futuro più grande e anche doveroso considerando la capacità, la forza del nostro Paese e dell’Europa”.

di: Redazione - 9 Novembre 2023

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