Bufera sulle dichiarazioni

Roger Waters, l’ex Pink Floyd sugli attacchi di Hamas: “Ha obbligo morale di resistere all’occupazione di Israele”

L'icona del rock in un'intervista a Glenn Greenwald. "Condanno i crimini di guerra ma c'è qualcosa di molto sospetto in tutto questo". Sostenitore della causa palestinese, già in passato era stato accusato di antisemitismo

News - di Redazione Web

8 Novembre 2023 alle 16:25 - Ultimo agg. 8 Novembre 2023 alle 16:44

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Roger Waters, l’ex Pink Floyd sugli attacchi di Hamas: “Ha obbligo morale di resistere all’occupazione di Israele”

Fanno discutere le parole dell’ex Pink Floyd Roger Waters, già altre volte bersaglio di critiche per le sue posizioni sulla questione palestinese. Il cantante e musicista inglese, 80 anni, ha rilasciato un’intervista al podcast Rumble del giornalista Glenn Greenwald. Waters ha dichiarato che Hamas è “assolutamente legalmente e moralmente obbligata a resistere all’occupazione dal 1967” e ha fatto riferimento a sospetti che diversi osservatori hanno associato alle teorie cospirazioniste sugli attacchi del 7 ottobre nel sud di Israele in cui sono stati uccise 1.400 persone mentre oltre duecento ostaggi sono stati portati nella Striscia di Gaza.

Roger Waters ha fatto riferimento in un passaggio a un’operazione “false flag”, ovvero alla tipologia di attacco studiato e portato a termine da una parte con l’obiettivo di far ricadere la responsabilità su un’altra. Hamas ha rivendicato gli attacchi, in più occasioni i suoi leader politici e militari hanno rivendicato le operazioni e rilanciato la causa palestinese. Il governo, l’intelligence e l’esercito israeliani sono finiti al centro delle critiche per averli permessi e aver mostrato la vulnerabilità di un Paese che si sentiva inviolabile. “Non sappiamo se arriveremo mai a conoscere molto di quello che è successo realmente. È molto, è sempre molto difficile dire quello che in effetti è successo”, ha insistito Waters.

La teoria della “false flag”

La rockstar appoggia da tempo la causa palestinese, è sostenitore della campagna Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Ha rilasciato in passato dichiarazioni controverse ed è stato accusato di antisemitismo. Lui ha sempre respinto quelle accuse e replicato tracciando una differenza tra antisemitismo e antisionismo. Lo scorso maggio era stato indagato dalla polizia di Berlino per aver indossato abbigliamento nazista in un suo suo concerto nella capitale tedesca. Aveva replicato parlando di diffamazione. “La rappresentazione di un demagogo fascista squilibrato è stata una caratteristica dei miei spettacoli a partire da The Wall dei Pink Floyd nel 1980. È chiaramente una dichiarazione in opposizione al fascismo, all’ingiustizia e al bigottismo in tutte le sue forme”.

 

Waters ha detto nell’intervista che la prima sua reazione agli attacchi del 7 ottobre è stata: “Aspettiamo e vediamo cosa è successo”. E che poi ha pensato: “Come diavolo ha fatto l’esercito israeliano a non sentire le esplosioni quando (Hamas, ndr) ha fatto saltare in aria tutto ciò che doveva far esplodere per attraversare il confine? C’è qualcosa di molto sospetto in questo”, ha detto Waters. Waters ha insomma lasciato intendere di non escludere altre versioni sull’accaduto che al momento sembrano tuttavia a dir poco inverosimili.

Il sospetto e il diritto di Hamas

“Come ho detto fin da subito, se quel giorno sono stati commessi crimini di guerra, li condanno. Ma (Hamas, ndr) era giustificata dalla Convenzione di Ginevra a resistere all’occupazione. Probabilmente i primi 400 israeliani uccisi erano militari, e quello non è un crimine di guerra. L’intera cosa è stata poi gonfiata da Israele con l’invenzione di storie su bambini decapitati”. La notizia dei bambini sgozzati nei kibbutzim non è stata in effetti mai confermata da fonti terze. Le ricostruzioni indipendenti del 7 ottobre confermano tuttavia che la maggior parte delle vittime di Hamas negli attacchi erano civili.

Il Board of Deputies of British Jews ha denunciato Waters accusandolo di antisemitismo. La rockstar è stata accusata anche dalla politica, da membri del governo come da esponenti dell’opposizione. Quando Greenwald gli ha chiesto delle opinioni secondo cui attribuisca “più valore alle vite palestinesi che a quelle israeliane”, il musicista ha bollato quelle accuse come “assurdità palesi” e “assoluta spazzatura. Questo è il punto centrale della differenza tra la mia piattaforma e il governo israeliano. Credo nella parità di diritti umani per tutti i nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo, indipendentemente dalla loro etnia, religione o nazionalità. Il governo israeliano no. Per esempio, in quella zona lì – che potremmo chiamare Terra Santa se vogliamo – considerano che le persone di religione ebraica abbiano un insieme di diritti completamente diversi rispetto a tutte le altre”.

 

8 Novembre 2023

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