Il caso del fumettista

La gogna di Repubblica contro Zerocalcare frutto della passione per la guerra di Merlo e co.

Oggi in Italia la stampa indipendente è questa: quella che sobriamente dà del disertore a chi sta fuori-linea. Poi c’è anche la stampa reazionaria…

Editoriali - di Piero Sansonetti

3 Novembre 2023 alle 15:00

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Il caso Zerocalcare
Il caso Zerocalcare

Prendi l’autore satirico, dagli del disertore e sbattilo in prima pagina su un grande giornale borghese. Non era mai successo, credo, da quando cadde il fascismo. Comunque non succedeva da molti anni. Eppure c’è stato un periodo nel quale gli autori satirici imperversavano sui giornali, e le loro staffilate facevano male, influenzavano la politica, facevano infuriare la gente di potere.

Non credo che Craxi e Spadolini amassero Forattini, né che Natta amasse Staino, e immagino che Berlusconi non andasse d’accordo con quasi nessuno della banda della satira. Però prendere un autore di fumetti e inchiodarlo alla gogna in prima pagina su Repubblica, con un titolo molto chiaro nel quale lo si definisce disertore, è qualcosa di nuovo. E che, francamente, lascia un po’ sconvolti noi vecchi cronisti abituati anche a furibonde battaglie ideologiche ma non a queste volgarità.

Non so dove Francesco Merlo abbia ritrovato, nel suo archivio di parole, il termine allucinante di disertore. Che apre uno squarcio su certi settori del giornalismo che ormai, da un paio d’anni, hanno indossato l’elmetto e non ne vogliono sapere di toglierselo dalla testa. Non so nemmeno il perché Francesco Merlo ce l’abbia così ferocemente con Zerocalcare, fumettista sicuramente di grande talento e che non ha mai nascosto le sue idee politiche e le sue passioni. Forse è il gran successo che ha avuto Zerocalcare ad aver fatto scattare un irrefrenabile processo di invidia?

Ammettiamo che sia così. Ma perché a Repubblica si sono prestati a mettere in prima pagina un articolo che contiene solo livore e che arriva a definire Zerocalcare (e alcune persone che sono d’accordo con lui) come sciacalletti del marketing? Qual è il movente. Forse è solo la passione irrefrenabile per la guerra e il militarismo che ormai ha squassato l’anima di tutti i grandi giornali italiani.

Cosa è successo, immagino che lo sappiate tutti. C’è a Lucca questa mostra di fumetti alla quale Zerocalcare avrebbe dovuto partecipare. Poi, dopo che lui aveva annunciato la sua partecipazione, sono avvenuti alcuni fatti che lo hanno spinto a cambiare idea, e che Merlo considera fatti abbastanza irrilevanti e non sufficienti ad influenzare la decisione se partecipare o no a una mostra. Il primo fatto è che si è saputo che la mostra era sponsorizzata dall’ambasciata israeliana. Il secondo fatto è che si è saputo che il governo israeliano, nel frattempo, aveva ucciso circa 4000 (quattromila) bambini e ne aveva feriti seriamente circa 10.000.

Zerocalcare, che non ha mai negato di essere una persona piuttosto attenta ai diritti umani, ha deciso di declinare l’invito e di non partecipare alla mostra. Per questa ragione alcuni polemisti ben organizzati, e tra questi con particolare veemenza il nostro Merlo, hanno deciso di sostenere che Zerocalcare era assimilabile ai terroristi di Hamas. Nel suo articolo Merlo in più occasioni accosta gli autori satirici alle gesta dei terroristi.

Ora dovete sapere che questo Zerocalcare – che io peraltro non conosco e non ho mai incontrato in vita mia – non è un signore tranquillo che se la spassa sul divano di casa. È un ragazzo attivo. In passato è stato persino a Kobane, credo, a sostenere i combattenti Curdi, che sono quelli che l’Isis lo hanno affrontato e sconfitto davvero, sul campo (e che ora sono stati venduti dalla Nato ad Erdogan).

Magari nella lotta contro il terrorismo, se volesse, Zerocalcare potrebbe mettersi anche qualche medaglietta in più di quelle che spettano a Francesco Merlo. Eviti di farlo, per favore. Prenda atto semplicemente di come stanno le cose. Oggi in Italia la stampa indipendente è questa: quella che sobriamente dà del disertore a chi sta fuori-linea. Poi c’è anche la stampa reazionaria…

3 Novembre 2023

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