La lettera di dimissioni

Nella Striscia di Gaza è genocidio, governi europei complici di Israele

La lettera di dimissioni del direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissario per i diritti umani dell’Onu

Editoriali - di Craig Mokhiber

2 Novembre 2023 alle 14:30

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La guerra a Gaza
La guerra a Gaza

Caro Alto Commissario,
Questa sarà la mia ultima comunicazione ufficiale nei vostri confronti in qualità di Direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissario per i Diritti Umani. Scrivo in un momento di grande angoscia per il mondo, anche per molti nostri colleghi. Ancora una volta, stiamo assistendo a un genocidio che si svolge davanti ai nostri occhi e l’Organizzazione che serviamo sembra impotente a fermarlo.

Come persona che ha lavorato per garantire il rispetto dei diritti umani in Palestina dagli anni ’80, ha vissuto a Gaza come consulente per i diritti umani delle Nazioni Unite negli anni ’90 e, prima e dopo, ha partecipato a molte missioni nel paese, tutto ciò è profondamente personale per me. Abbiamo assistito ai genocidi perpetrati contro contro i tutsi, contro i musulmani bosniaci, contro gli yazidi e contro i Rohingya.

In ogni caso, dopo che la polvere si è depositata sugli orrori perpetrati contro popolazioni civili indifese, è diventato dolorosamente chiaro che abbiamo fallito nel nostro dovere di evitare atrocità di massa, di proteggere i più vulnerabili e di indicare le responsabilità dei colpevoli. E così è stato con le successive ondate successive di assassinii e persecuzioni contro i palestinesi durante l’intera vita delle Nazioni Unite. Alto Commissario, stiamo fallendo ancora. Come avvocato per i diritti umani con più di tre decenni di esperienza in questo caso, so bene che il concetto di genocidio è stato spesso oggetto di abusi politici.

Ma l’attuale massacro del popolo palestinese, radicato in un’ideologia coloniale etno-nazionalistica, in continuazione di decenni di persecuzioni ed epurazioni sistematiche, basate interamente sul loro essere arabi, e accompagnate da esplicite dichiarazioni di intenti da parte del governo e dell’esercito israeliani non lasciano spazio a dubbi o dibattiti. A Gaza, case civili, scuole, chiese, moschee e istituzioni mediche vengono attaccate arbitrariamente mentre migliaia di civili vengono massacrati.

In Cisgiordania, inclusa Gerusalemme occupata, le case vengono sequestrate e riassegnate in base esclusivamente alla razza, e i violenti pogrom dei coloni sono accompagnati da unità militari israeliane. In tutto il paese regna l’apartheid. Questo è un caso di genocidio da manuale. Il progetto etno-nazionalistico di insediamento dei coloni in Palestina è entrato nella sua fase finale, verso la rapida distruzione degli ultimi resti della vita dei palestinesi in Palestina.

I governi degli Stati Uniti, del Regno Unito e di gran parte dei paesi europei sono totalmente complici del terribile attacco. Non soltanto questi governi si rifiutano di rispettare gli obblighi derivanti dai trattati “per garantire il rispetto” delle Convenzioni di Ginevra, ma di fatto stanno attivamente armando l’attacco, stanno fornendo supporto economico e di intelligence e stanno dando copertura politica e diplomatica alle atrocità compiute da Israele.

2 Novembre 2023

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