Il conflitto

Guerra Israele-Hamas, colpiti 300 obiettivi nella Striscia: almeno 50 morti nei raid, Netanyahu esclude cessate il fuoco

Esteri - di Redazione

31 Ottobre 2023 alle 09:53 - Ultimo agg. 31 Ottobre 2023 alle 09:53

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Guerra Israele-Hamas, colpiti 300 obiettivi nella Striscia in 24 ore: almeno 50 morti nei raid

Il conflitto tra Israele e Hamas continua dopo l’attacco sferrato il 7 ottobre dai miliziani islamici che controllano la Striscia di Gaza. Territorio che ormai da cinque giorni è sottoposto a quella che l’esercito di Tel Aviv ha definito “nuova fase della guerra”, con pesanti bombardamenti ma soprattutto l’impiego di tank e fanteria.

Dal punto di vista “diplomatico” le posizioni non si sono mosse. Lunedì Hamas ha diffuso un video in cui si vedono tre donne tenute in ostaggio: una di loro ha criticato molto pesantemente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per non aver fatto nulla ad oggi per salvare i 240 ostaggi.

Da parte sua il premier ha risposto con un video in cui ha rimarcato ancora una volta che non accetterà alcun cessate il fuoco con Hamas, che in cambio degli ostaggi chiede la liberazione delle migliaia di detenuti palestinesi nelle carceri di Israele. “Le richieste di un cessate il fuoco sono richieste a Israele di arrendersi a Hamas, di arrendersi al terrorismo. La Bibbia dice che c’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra: questo è il tempo della guerra”, ha detto Netanyahu.

Israele colpisce 300 obiettivi Hamas

L’IDF, le forze di difesa israeliane, hanno pubblicato un aggiornamento sulle operazioni militari in corso dentro la Striscia di Gaza, e ha detto di aver colpito circa 300 obiettivi nell’ultimo giorno, sia in attacchi aerei che in attacchi terrestri. Il portavoce Daniel Magari ha aggiunto che “numerosi terroristi di Hamas sono stati uccisi” e che tra gli obiettivi colpiti ci sono postazioni di lancio di missili anticarro e basi di Hamas nascoste in tunnel sotterranei. Ha anche detto che negli attacchi ha ucciso un importante leader militare di Hamas, Nasim Abu Ajina, che avrebbe coordinato gli attacchi del 7 ottobre nel kibbutz di Erez e nel moshav (una comunità agricola) di Netiv HaAsara.

I morti palestinesi nella notte

Secondo fonti palestinesi citate dai media locali, sono circa 50 le persone, tra cui molti bambini, rimasti uccisi stanotte nel corso dei raid aerei dell’esercito di Israele sulla Striscia di Gaza.

Nella città meridionale di Rafah almeno 27 persone sono morte in due diversi attacchi contro edifici residenziali, riporta l’agenzia di stampa Wafa. Altre 18 persone hanno perso la vita in un bombardamento sulla zona di Al Zawaida e sette nel quartiere di Al Zaytoun. Tre persone tra cui un bimbo di 6 anni sono rimaste uccise in un altro raid nella parte settentrionale della Striscia. Secondo la Wafa, il numero delle vittime è destinato ad aumentare e diverse persone sono ancora intrappolate tra le macerie degli edifici bombardati.

Hamas contro l’Italia

Intervistato da Agorà, su Rai3, uno dei leader di Hamas, Basem Naim, capo del consiglio per le relazioni internazionali di Gaza, si è scagliato contro la posizione del governo italiano, che si è astenuto all’Onu nel voto sulla risoluzione per una tregua a Gaza.

Purtroppo il governo italiano ha scelto di nuovo la destra, la parte destra della storia, è un errore gravissimo che trasforma l’Italia in una delle parti coinvolte nell’aggressione del nostro popolo”, ha detto Naim.

Non accetto la narrazione israeliana” secondo cui la guerra è stata iniziata da Hamas, “noi siamo sotto occupazione da oltre 75 anni, è stato un atto di difesa, secondo il diritto internazionale tutti abbiamo il diritto di difenderci, di opporci all’occupazione con tutti i mezzi possibili, anche la resistenza armata”, ha anche aggiunto Basem Naim nel suo intervento sulla Rai.

di: Redazione - 31 Ottobre 2023

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