Parla POTUS
Il discorso di Biden: “Putin e Hamas vogliono annientare le democrazie, sostenere Israele e Ucraina vitale per l’America”
Esteri - di Carmine Di Niro
Hamas come Putin. È il succo del discorso alla Nazione tenuto nella notte italiana da Joe Biden: il presidente degli Stati Uniti ha infatti paragonato il gruppo radicale che governa la Striscia di Gaza al leader del Cremlino, entrambi infatti per Biden rappresentano una minaccia, anche se diversa.
Hanno infatti una cosa in comune: annientare le vicine democrazie. “Non possiamo lasciarli vincere. Rifiuto di farlo accadere”, ha detto il presidente americano nel suo appello alla Nazione e al Congresso. Per questo difendere Israele e l’Ucraina “è nel nostro interesse, è vitale per la nostra sicurezza nazionale”.
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Biden ha puntato molto sul tema della “leadership americana”, che per il POTUS “è quello che tiene il mondo insieme. Siamo ancora oggi un faro. I nostri valori ci rendono un partner con cui altri Paesi vogliono lavorare. Non vale la pena mettere tutto questo è rischio scaricando l’Ucraina o girando le spalle a Israele”.
In questa ottica l’annuncio che manderà nelle prossime ore una proposta di legge al Congresso affinché approvi un pacchetto unico da circa 100 miliardi di dollari allo scopo di aiutare Ucraina e Israele, ma anche di proteggere Taiwan dalla Cina e rafforzare il confine meridionale del Paese.
Parlando di Israele, Biden ha ribadito come fatto nella visita lampo a Tel Aviv che le responsabilità nell’esplosione dell’ospedale di Gaza City sono di Hamas. Allo stesso tempo ha ribadito anche un altro concetto fondamentale, ovvero che i palestinesi non sono Hamas, che il gruppo radicale terroristico non rappresenta la totalità del popolo palestinese: “Gli Stati Uniti restano impegnati al loro diritto di dignità e autodeterminazione. Le azioni dei terroristi di Hamas non lo fanno sparire. Non possiamo ignorare l’umanità di innocenti palestinesi che vogliono solo vivere in pace e avere un’opportunità”, dice Biden, secondo il quale “non si può mollare sulla pace. Non possiamo mollare sulla soluzione dei due Stati”.
Il presidente americano ha anche ricordato di aver esortato il suo omologo israeliano Bibi Netanyahu a non farsi corrompere dalla rabbia, rispondendo sì ad Hamas, ma senza violare i principi che distinguono le democrazie dalle dittature e dai terroristi.